L’esperimento della Provincia di Napoli, attraverso la nuova web-tv Metronapoli, costato – a differenza di altri – pochi spiccioli. Fra poco vado a trovarli in redazione.
Tag / web
Fantasia al desk
Sono da tempo alla ricerca dell’articolo “definitivo”, ovvero dell’opinione forte e coinvincente che mi faccia capire dove va questo mestiere con la crisi e la carta e il web eccetera eccetera. Clay Shirky ha scritto un lungo articolo tradotto da Internazionale, assolutamente illuminante. Ma non perchè dia risposte più degli altri: stavolta il punto di vista è diverso; Shirlky sostiene che – date queste attuali condizioni – nessuno può sapere oggi qual è il modello di stampa che ci ritroveremo l’indomani. È la risposta più ottimistica che ho mai sentito finora, sintetizzata così:
Niente lo sostituirà, ma tutto potrebbe sostituirlo. È il momento di sperimentare.
È necessario leggerlo tutto, ricostruire storicamente cos’è successo da quando qualcuno ha detto in redazione: «toh, c’è questo internet che è proprio interessante». Shirky fornisce la risposta che più dovrebbe infondere fiducia ai giovani (con me c’è riuscito).
Nei prossimi decenni il giornalismo sarà fatto di una serie di casi particolari. Molti di questi modelli saranno creati da amatori, ricercatori e scrittori. Altri dipenderanno da sponsorizzazioni, sovvenzioni e donazioni. Molti altri esisteranno grazie a un gruppo di quattordicenni pieni di energia che diffonderanno le notizie.
Molti di questi modelli falliranno. Non sarà un solo esperimento a sostituire quello che stiamo perdendo con la fine del giornali, ma con il tempo l’insieme degli esperimenti che funzionano potrebbe darci il giornalismo di cui abbiamo bisogno.