Per la Coppa America a Napoli 3 milioni in comunicazione. Ma serve un solo giornalista

 

Le preregate della Coppa America di vela che si terranno a Napoli dovrebbero essere – così ci hanno detto – una grande occasione di sport ma anche mediatica ed economica. Dovrebbero rilanciare l’immagine di Napoli e al tempo stesso dare lavoro a molte persone, seppur per limitato tempo. Si parla di un indotto di mille e più persone impegnate per la realizzazione del grande evento.

In questo grande affare, ovviamente serve chi tenga le redini dal punto di vista mediatico. La società organizzatrice di America’s Cup, l’Acea, ha i suoi fortissimi canali, poi ci  sono gli sponsor altrettanto forti, ci sono i team sportivi eccetera. A Napoli ci sarà ovviamente anche un centro media locale. C’è un bando di gara ristretto (ad inviti) per stabilire chi dovrà gestire l’evento partenopeo (dal galà d’apertura alla festa di chiusura agli eventi di intrattenimento fra una giornata e l’altra di regate) e pianificare le uscite pubblicitarie (tv, radio, cartacei, web, affissioni). Parliamo di un affare di 3,2 milioni d’euro.

La cosa che mi colpisce è ovviamente la parte che riguarda i giornalisti. Insomma, l’ufficio stampa della Coppa America targata Napoli. Recita il bando:

L’ufficio stampa dovrà operare con gli uffici stampa dei soggetti che costituiscono l’Acn srl (la società organizzatrice costituita da Comune, Provincia, Regione, Unione industriali ndr.)  e degli organizzatori degli eventi […] La redazione dovrà essere costituita da un esperto del settore, in qualità di responsabile e da un giornalista junior con conoscenze nei settori dello sport, del territorio, dell’utilizzo delle nuove tecnologie  di comunicazione e del marketing.

Stupisce una cosa: com’è possibile che per un evento del genere sia previsto un solo giornalista, uno solo (mi sfugge francamente il significato di giornalista “junior”). Uno che deve sapere di sport e territorio, nonché conoscere comunicazione e marketing. Non so a me inquieta che ogni qual volta si scrivono dei bandi per la comunicazione il ruolo del giornalista venga descritto con superficialità così evidente.