Web tv del Comune di Napoli, tutto da rifare

Com’è finita la storia della web tv del Comune di Napoli, quella coi criteri di selezione che manco Fallaci e Montanelli? Ordine dei Giornalisti e Assostampa Campania hanno rifiutato di partecipare alle selezioni per il bando;  e alla fine com’era ovvio, sono arrivate poche candidature (3) e nonostante fossero colleghi che col web c’hanno a che fare e hanno esperienza, i criteri di selezione non sono stati soddisfatti. Quindi, tutto da rifare.

Il social-Parlamento Europeo

Discussione su Facebook, notizie su Twitter, foto su Flickr per il Parlamento Europeo. Oltre, ovviamente la web-tv per seguire le dirette delle audizioni dei commissari Ue. Un Social Parlamento, dunque. E guardando il sito della Camera dei Deputati ma soprattutto quella del Senato della Repubblica Italiana noto che siamo lontani, lontanissimi.

Gioventù bruciata: web-tv del Comune di Napoli, cambia il bando

La buona notizia è che  il bando per la web-tv del Comune di Napoli è stato modificato.
Ecco cos’è cambiato:

VECCHIO BANDO
NUOVO BANDO
10 giorni di tempo per la candidatura
20 giorni di tempo per la candidatura
a. Essere giornalista professionista da almeno 20 anni;
a. Essere giornalista professionista da almeno 10 anni;
b. Aver fatto parte per almeno 3 anni di una o più redazioni di periodici e/o quotidiani di rilievo nazionale;
b. Aver collaborato con quotidiani di rilievo nazionale e/o regionale
c. Aver collaborato per almeno 5 anni con quotidiani di rilievo nazionale;
c. Aver collaborato con quotidiani on line;
d. Avere una comprovata esperienza nel campo della Comunicazione Istituzionale, con un esperienza diretta in un Ente pubblico;
d. Aver collaborato per almeno tre anni con quotidiani on line;
e. Essere autore di programmi di inchiesta ed informazione televisiva
e. Avere una comprovata esperienza nel campo della Comunicazione Istituzionale, con un esperienza diretta in un Ente pubblico;
f. Avere esperienze pluriennali di ideazione, redazione e conduzione di programmi televisivi e giornalistici nell’ambito della televisione.
f. Essere autore di reportages e servizi per testate nazionali;
g. Avere svolto ampia, qualificata e comprovata attività quale formatore nel campo del giornalismo e della comunicazione;
g. Essere autore di programmi di inchiesta ed informazione del Servizio Pubblico;
h. Avere una comprovata esperienza di direzione e formazioni di un team professionale nel campo della comunicazione.
h. Avere svolto almeno un’esperienza come conduttore di programmi televisivi di approfondimento del servizio pubblico;
i. Avere un’esperienza di conduzione di almeno 5 anni di notiziario televisivo del servizio pubblico;
j. Avere esperienze pluriennali di ideazione, redazione e conduzione di programmi televisivi e giornalistici nell’ambito della televisione pubblica e non commerciale;
k. Avere svolto ampia, qualificata e comprovata attività quale formatore nel campo del giornalismo e della  comunicazione;
l. Avere una comprovata esperienza di direzione e formazioni di un team professionale nel campo della comunicazione.

Fatti i debiti conti: per vedere un trentenne alla guida della web-tv del Comune di Napoli dovremmo sperare in un enfant prodige, diventato professionista a 15-16 anni. Più realisticamente il nuovo capintesta comunale non avrà meno di cinquant’anni.


Web-tv e watchdog: vittoria (ma controlliamo)

Oggi dalle pagine del sito internet del Comune di Napoli è sparito il bando per individuare il direttore della web-tv dell’Amministrazione.

È sparito perché il Comune ha dato seguito alle promesse di riadeguare il bando oppure perchè semplicemente sono scaduti i termini previsti (10 giorni a partire dal 24 dicembre) ?
Mi sa che l’inizio di questo 2010 sarà tutto incentrato sulle verifiche del caso.

Il (mio) discorso di fine anno

No, non è quello di quel tizio su quel Colle romano, roba antica, superata.

Con Norberto Gallo e Francesco Bassini di Napolionline.org la mattina di San Silvestro mi sono immodestamente prodotto in una lunga videointervista su due argomenti che in questo scorcio di fine 2009 hanno tenuto banco: il fallimento politico e amministrativo delle Municipalità di Napoli e la questione della web-tv voluta da Palazzo San Giacomo. Ringrazio entrambi (più Francesco Iacotucci of course) per aver sopportato i miei sproloqui.

http://www.napolionline.org/new/intervista-a-ciro-pellegrino-de-il-napoli-le-municipalita