Basta averne coscienza

Assumiamo per dato certo che per smuovere l’Italia politica è al momento più difficile agire sul Nord che sul Sud. Se siamo convinti di questo, il resto è facilmente spiegabile. È come mettere gli occhiali 3d. Prima vedevi tutto sfocato e in tre colori, ora prende dimensione.
Capisci anche perché il programma di Fazio e Saviano è tutto incentrato sulla questione “non solo Sud” (le mafie, i rifiuti, la connivenza criminalità-politica, eccetera). Bisogna scuotere la parte di giù dello stivale. Ora si può farlo, facendo leva sulla questione Lega, sulle mafie sempre d’attualità, sui condannati Pdl e ovviamente, sul dramma rifiuti.

Tutto legittimo, alcune questioni sono anche sacrosante, non è un caso che FazioSaviano – al di là delle enormi contraddizioni che non sto qui a ripetere – sia uscito dal severgniniano (bella, eh?) “five million club”, toccando cifre d’ascolto a due zeri finora legate solo al calcio o a Sanremo.

Ecco, è legittimo e finanche giusto per certi versi. Basta saperlo, aprire gli occhi. Senza stropicciarli e applaudire impazziti, gridando al miracolo.

Sei gay (e se te lo dice Roberto…)

E niente, sto guardando “Vieni via con me” ,ora c’è un noioso Benigni che cita Spinoza.it, sembra una grande immensa protesi del web, questa trasmissione: roba d’archivio e vecchie glorie.
Mi ha colpito il monologo di Roberto Saviano sui gay. Tipo “sei gay se fai questo o quello”. Ha detto che così la pensano nel Casertano (saranno contenti i suoi ex concittadini). La cosa carina è che ho trovato un testo molto simile qui:

Alla faccia dei tanti bravi, titanici autori Endemol: ma non potevano trovare qualcosa di meglio?

Indagine a mezzo serial tv

Con “Law and Order” abbiamo imparato (anche se all’americana) i ruoli della polizia e la funzione accusatoria della magistratura. Con “New York Police Departement” abbiamo compreso i meccanismi d’indagine classica: il porta a porta, l’interrogatorio, il confronto all’americana. Grazie a “Criminal Minds,” abbiamo iniziato a definire i profili dei criminali, a capirli attraverso i loro atteggiamenti e i loro modus operandi. Con “Csi” abbiamo capito la scena del crimine, le tracce lasciate dall’assassino e i modi per scoprirli grazie all’analisi scientifica. E con “Lie to me”? Beh con “Lie to me” siamo diventati dei maghi nello scoprire le menzogne attraverso le microespressioni del volto, i segnali involontari del corpo.
Insomma le decine di serie televisive poliziesche trasmesse ogni giorno, da anni in tivvù sono state un corso di formazione eccezionale per aspiranti investigatori, pubblici ministeri, profiler, poliziotti scientifici. Dunque non stupisce affatto che oggi col caso di Sarah Scazzi i curiosi vogliano vedere, toccare, verificare, capire in ogni modo possibile e impossibile da immaginare.
E non stupisce nemmeno vedere sondaggi come quello pubblicato dal Corriere della Sera: