Pubblicità

Tg è un acronimo che in Italia è da tutti riconosciuto per indicare il telegiornale. Ora, mi dico, perché sempre più spesso vedo finti telegiornali che pubblicizzano prodotti, società finanziarie, mobilifici? E’ giusto, è lecito, è legale – mi chiedo – utilizzare un finto contenitore giornalistico con caratteristiche del tutto simili a quelli veri, per far passare una pubblicità, ovvero la proposta d’acquisto di un prodotto (dunque priva di caratteri di pertinenza, verità, continenza, oggettività) come una notizia che invece dovrebbe avere queste caratteristiche? E’ giusto che l’indicazione “informazione pubblicitaria” sia in sovrimpressione nell’angolo del video in corpo 5, praticamente invisibile a tutti?

E dove sono le associazioni di consumatori, il garante della pubblicità, ma soprattutto, dove è l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa?

Ps: altra cosa, ma non c’entra niente con quanto detto sopra. A Napoli c’è una ditta che trasmette – a sei mesi dalla sua morte – degli spot-sketch che hanno come testimonial Mario Merola.