Basta averne coscienza

Assumiamo per dato certo che per smuovere l’Italia politica è al momento più difficile agire sul Nord che sul Sud. Se siamo convinti di questo, il resto è facilmente spiegabile. È come mettere gli occhiali 3d. Prima vedevi tutto sfocato e in tre colori, ora prende dimensione.
Capisci anche perché il programma di Fazio e Saviano è tutto incentrato sulla questione “non solo Sud” (le mafie, i rifiuti, la connivenza criminalità-politica, eccetera). Bisogna scuotere la parte di giù dello stivale. Ora si può farlo, facendo leva sulla questione Lega, sulle mafie sempre d’attualità, sui condannati Pdl e ovviamente, sul dramma rifiuti.

Tutto legittimo, alcune questioni sono anche sacrosante, non è un caso che FazioSaviano – al di là delle enormi contraddizioni che non sto qui a ripetere – sia uscito dal severgniniano (bella, eh?) “five million club”, toccando cifre d’ascolto a due zeri finora legate solo al calcio o a Sanremo.

Ecco, è legittimo e finanche giusto per certi versi. Basta saperlo, aprire gli occhi. Senza stropicciarli e applaudire impazziti, gridando al miracolo.

Titoli di libri da offrire per pubblicazione a nota casa editrice milanese

  • Napoli e la camorra: un binomio possibile?
  • I Casalesi e il loro contributo all’edilizia campana
  • Camorra e politica: una bella storia di fantascienza
  • Il 41 bis (libro con comodi inserti da staccare, compilare e restituire ai parenti durante i colloqui del venerdì)
  • L’emergenza rifiuti, la gabbianella e il gatto che le insegnò a magnare nei sacchetti. Favola
  • Intercettare è un po’ come morire – horror
  • L’Amore vince sempre sull’Invidia e sull’Odio – bestseller.

Camorra, andare alla fonte

Questo accadeva nel 2005, prima che venisse ripreso da qualche altra parte (pag. 213).

Negli ultimi anni i cronisti napoletani sono stati zitti, quasi intimiditi. Dire «io l’avevo già scritto» oggi equivale ad essere invidioso o geloso dello straordinario successo altrui.
Andiamo oltre: c’è un bel posto in pieno centro, a Napoli: si chiama Emeroteca Tucci. Lì sono raccolti i giornali di anni e anni. Basta andarci e  consultare i faldoni.
Ci dovrebbe andare soprattutto a chi – fortunatamente ce ne sono tanti  – si interessa di camorra, ne scrive sui blog, sui giornali più o meno noti e diffusi; ne parla in giro, scrive libri. La ricerca storica e bibliografica serve a sfatare miti. Uno su tutti: di camorra si parla da sempre. Nessuno può arrogarsi il diritto di fare il capostipite della sofferenza, il portabandiera dell’anticamorra nel giornalismo. Viceversa tutti abbiamo il dovere di fare la nostra parte, con umiltà e sobrietà. Anche quando si è più esposti e sarebbe più facile parlare. Io la vedo così: un servizio al lettore, non sciabolate contro l’aria.

«E po se faccio ‘e corna, nun è pe cattiveria, è che ce l’aggio a morte cu chi sfrutta ‘a miseria». Pino Daniele – Sciò live

Fidel ‘o milionario e il giornalista tout court: piccola rassegna

«Secuestro estilo camorra», rapimento in stile camorristico: così scrive la blogger cubana Yoani Sanchez, quando racconta di esser stata rapita. Dice che ha pensato a “Gomorra”, mentre accadeva. Faccio mente locale: in “Gomorra” non mi pare vi fossero rapimenti. E la camorra  (che di azioni ne genere ne conta tante quante sono le dita della mano destra di Muzio Scevola) più che rapire i giornalisti – di blogger finora fortunatamente non si è occupata – li uccide.

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Su La Stampa, il Meridiano Mondadori dedicato al giornalismo e alle grandi firme del ‘900 è letto e giudicato «da laureandi o neolaureati in storia del giornalismo dell’Università di Torino». Ci sono anche articoli di Giancarlo Siani. Il commento di una studentessa sul giornalista ucciso dalla camorra è il seguente:

Non so se il giornalismo di denuncia debba far parte del giornalismo tout court. Ci sono tanti modi di svolgere la professione. Tendo a pensare che quella di Siani, e di altri giornalisti come lui, sia una coraggiosa, eccezionale scelta personale.

No, cara aspirante collega, non penso che Siani avesse scelto il settore “giornalismo eroico da ammazzare”, sai.