Renato Brunetta ne sta or ora parlando in tv. Ed è un successo così grande che non riesco a registrarmi al portale della neonata Posta certificata. Sarò sfortunato io.
Update: oggi invece il sistema è meno grazioso nei suoi messaggi:
Update 2: del caso ora si occupa anche il Corriere.it
Renato Brunetta, ministro all’Innovazione e Pubblica amministrazione, mette sul sito del dicastero una sorta di rendiconto annuale della comunicazione del suo ministero. E qui sta il punto. Finquando c’è l’elenco degli articoli di giornale che gli hanno dedicato, degli interventi scritti e delle lettere spedite ai giornali è un conto. Ma la conta delle “citazioni” su Google, o peggio ancora, gli amici nella fanpage su Facebook (con tanto di classifica di chi ne ha di più) cosa rappresenta? Comunicazione istituzionale o comunicazione politica?
La differenza sta che la prima la pagano i cittadini (per essere informati su vicende che riguardano il funzionamento dell’Ente) la seconda se la dovrebbe pagare il politico, visto che giova alla sua persona e basta. Insomma, è il vecchio dilemma che spesso si verifica anche coi blog istituzionali.
Il ministro Renato Brunetta mette sul suo sito web, tutti i finanziamenti statali ai film italiani dal 1997 al 2007. Ci mette pure una vignetta che devo dire non è granchè azzeccata: una caricatura di Nanni Moretti che non mi risulta abbia incassato provvidenze statali.
Intendiamoci: alcuni film in quell’elenco fanno sorridere. Ce n’è uno che a fronte di 3 milioni di fondi ha incassato poco più di 9mila euro. La questione è trita e ritrita: per essere bello, un film deve per forza sfondare al botteghino? Non è necessariamente così, a mio modo di vedere e uno Stato ha il dovere di promuovere lo sviluppo dell’industria cinematografica. Solo che questi non sono prosciutti, vanno valutati nel loro complesso, non solo “a peso” e “colore”.
Il ministro Renato Brunetta sceglie di utilizzare il sito istituzionale del ministero della Pubblica Amministrazione per la sua risposta all’inchiesta de L’Espresso. Argomento: la presunta inutilità dell’operazione anti-fannulloni negli Enti pubblici. C’è anche un forum ad hoc, ma finora con un solo intervento.