Spadaccini in Provincia, facchini alla Regione

In Provincia di Napoli si sperimenta il coaching per i dirigenti stressati. Impareranno dalla scherma a parare i colpi dell’attività da colletti bianchi. Alla Regione Campania invece nessuno si muove: servono infatti facchini per tre anni. Qui il mio pezzo per Il Napoli –  E Polis.

Turismo: web da 3,5 milioni di euro alla Regione Campania

Chi conosce la storia di questo blog, sa anche della mia passione per le attività di Campania Digitale, già Talete Campania Digitale, società in house della Regione Campania. Scartabellando  da queste parti trovate una vecchia (ma ancora ahimè attuale) inchiesta sulla sprecopoli dei siti web istituzionali.

Ora, la Regione Campania ci riprova: 3,5 milioni di euro per il nuovo sito internet del Turismo.
Puntuale, il mio pezzo per E Polis e la nuova delibera di giunta.
Casomai qualcuno avesse situazioni del genere sottomano a Napoli e dintorni, beh, siamo qui. 🙂

La classe precaria non va in paradiso (e lei lo sa)

Uno dei motivi di maggior vanto personale è quando chiedono a me del libro “Santa Precaria”, non foss’altro perché quando le domande vengono rivolte a Raffaella, la simpatica autrice – causa timidezza – svicola.
Una delle domande più frequenti rivolte a lei ma pure a me è: «Ma ora s’è aggiustata,  ‘a situazione?». ‘A situazione è lo stato di precariato. La risposta è no e se rispondo io, argomento dicendo che sì, prima o poi s’aggiusterà perchè per i bravi c’è speranza. La sua risposta è invece uno strano mugugno sacramentale che non oso ripetere – rischierei un fulmine in testa  – e l’ultima frase è: «la Regione Campania mi deve dei soldi».
Dalla rabbia diffusa e dal numero di mail che il mio giornale riceve sulla formazione-lavoro, devo dedurre che qualcosa, nella formazione professionale dell’Ente guidato da Antonio Bassolino continua a non funzionare. Non son bastate inchieste, denunce, non son servite le promesse. Qualcosa non funziona: bisogna occuparsene.

Non glielo direi, a miss Santa Precaria e infatti glielo scrivo, così lo legge e non devo sorbirmi il mugugno sacramentale. Però Raffaella ha un compaesano della provincia di Salerno che si chiama Antonello Caporale ed è una firma di punta della Repubblica. Caporale, qualche giorno fa è uscito con un bel pezzo su uno strano bando del  Cnipa che cerca un giornalista “super senior” per un cococo da 100mila euro all’anno.
E ora chi glielo dice a lei che sta con la testa su libri e intanto mugugna bestemmie inenarrabili nei confronti di note associazioni accreditate con la Regione Campania perché non l’hanno pagata, che qualcun altro – età media 55 anni e prossimo alla pensione – avrà un posto da 100mila euro pagato con soldi dello Stato, mentre in Campania ormai anche fare il giornalista finto precario (cioè senza contratto ma pagato meno di un portalettere interinale) è considerato un punto d’arrivo?

Pompei, gli Scavi a pezzi e i soldi ci sono solo per i cinesi

A Pompei ci sono stato qualche mese fa: davanti agli Scavi c’è una specie di assembramento, gente che vuol venderti di tutto. Sembra la scena di un film d’emigranti italiani appena approdati in America.
Ora gli Scavi sono stati commissariati dal governo. La situazione è la seguente: se uno vuole, può portarsi dei reperti, può danneggiarli. Qui c’è il link ad una puntata di “Exit” andata in onda su La7 che documenta la reale situazione. Le guide sono per lo più abusive, la camorra anche in questo caso gestisce in tranquillità.
Dopo il commissariamento uno si aspetterebbe di vedere tutte le istituzioni che lavorano per  aiutare Pompei.
La Regione Campania invece che fa? Stanzia sì 400mila euro per Pompei. Ma per una mostra sulla Cina Antica. Qui il servizio di oggi su EPolis.