Perché a Fabio Fazio viene concesso di essere giornalista pubblicista e testimonial Tim?

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Io non ho nulla contro Fabio Fazio. Però qualche regola ce la dobbiamo dare. Anzi, dobbiamo farla rispettare, visto che la regola c’è ed è molto molto chiara.

Antefatto: Fabio Fazio, conduttore di “Che tempo che fa” su Rai 3 e pezzo grosso dell’intelligencija italiana è giornalista pubblicista dal 1993.
Fabio Fazio fa interviste e non di secondo piano, ma intervista leader politici, intellettuali, imprenditori, uomini e donne del mondo dello spettacolo.

Fabio Fazio, giornalista pubblicista, di recente è stato arruolato quale testimonial della Tim, Telecom Italia Mobile.

Nella Carta dei doveri del giornalista, elemento deontologico che al di là del fatto che vi piaccia o non vi piaccia l’Ordine dei Giornalisti è un caposaldo dell’etica per chi fa questo mestiere, c’è scritto, alla voce “incompatibilità”:

«Il giornalista non assume incarichi e responsabilità in contrasto con l’esercizio autonomo della professione, né può prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell’autonomia professionale. Sono consentite invece, a titolo gratuito, analoghe prestazioni per iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali o comunque prive di carattere speculativo».

Dunque il giornalista pubblicista Fabio Fazio non poteva prestare la sua faccia per fare da testimonial a Tim.
Ma è molto chiaro il perché: parliamo di una azienda integrata di telecomunicazioni, un colosso italiano quotato in Borsa e con importanti competitor nel Paese. Io mi fido di Fabio Fazio, ma è giusto che un testimonial pubblicitario, un domani, possa intervistare che so, un presidente del Consiglio, un competitor nel campo Tlc, su qualsiasi tema che riguardi la comunicazione, le reti, il web, senza essere in conflitto d’interesse?

Dico io, Fazio non è un povero sprovveduto. Certe cose le sa o gliele vengono a dire.
E allora se questo ‘status’ di giornalista gli è così pesante da non poterne rispettare i minimi requisiti, perché semplicemente non si disiscrive dall’Ordine? Perché non smette di essere giornalista?

Ah: siccome ci sono almeno altri 5-6 grossi casi di giornalisti che prestano faccia e voce a sitauzioni pubblicitarie, io penso sia il momento di intervenire.

Aggiornamento: TvBlog riferisce che Fabio Fazio ha informato l’OdG Liguria

«Il 26 novembre scorso, prima di iniziare le riprese della campagna pubblicitaria, ho inviato una formale comunicazione all’Ordine dei Giornalisti, Consiglio Regionale della Liguria, con la quale ho informato l’Ordine del fatto di accingermi a prestare il mio nome, la mia voce e la mia immagine per una campagna pubblicitaria istituzionale promossa da Telecom Italia sui vantaggi delle nuove tecnologie e delle nuove forme di telecomunicazione.
Ho chiesto all’Ordine di valutare se tale iniziativa sia compatibile con la mia iscrizione nell’Elenco dei pubblicisti e di provvedere alla mia cancellazione con decorrenza dalla data della stessa lettera nel caso in cui fosse ritenuta l’incompatibilità.
Il Presidente del Consiglio dell’Ordine mi ha immediatamente risposto, da un lato ringraziandomi per la sensibilità dimostrata informando l’Ordine anticipatamente, dall’altro affermando di ritenere competente a decidere il Consiglio di Disciplina.
Sono in attesa di ricevere la risposta da parte del Consiglio di Disciplina
»

Non faceva meglio a cancellarsi direttamente?
Tra l’altro quello che attraverso TvBlog dice Fazio è molto strano. Il consiglio di disciplina non può procedere alla cancellazione, semmai può irrogare una sanzione disciplinare ma nient’altro. A cancellarsi deve pensarci il buon Fazio.

Il bando di concorso per giornalisti Rai 2013

Il testo del concorso per giornalisti in Rai. Scadenza settembre 2013. Grazie a Enzo Iacopino, presidente OdG per averlo reso noto. Diffondetelo.
IMPORTANTE: a seguito di molte domande sull’argomento, preciso delle cose. La prima è che questo è il bando di selezione interna, ovvero riservato a coloro che hanno già lavorato con la Rai. Sì, pare ci sarà anche un bando aperto agli “esterni”, sul quale ci sono già belle polemiche. Ultima cosa: il sito internet indicato (raiplace.rai.it) NON FUNZIONA. Almeno a me non va. Qualcuno suggerisce che si tratti della rete intranet Rai. Sarebbe una bella stranezza, però: e se chi vuol compilare il form non  è in questo momento in una sede Rai?

BANDO SELEZIONE RAI 2013
AVVISO SELEZIONE INTERNA GIORNALISTI

La Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A., in ottemperanza ai Verbali di accordo del 28 giugno e 25 luglio 2013, promuove un’iniziativa di selezione, finalizzata ad individuare 40 Giornalisti Professionisti da destinare alle Redazioni presenti nelle Sedi Regionali e nei Centri di Produzione di Milano, Napoli e Torino.

1 – Condizioni per l’ammissione alle prove selettive

La ricerca è riservata a personale che:
sia iscritto all’Albo dei Giornalisti Professionisti in data anteriore al 25 luglio 2013;
sia stato già utilizzato con le seguenti modalità:
o con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, purché in tale ultimo caso già inserito, al 25 luglio 2013, nel bacino disciplinato dall’accordo del 29 luglio 2011 relativo al personale regolato dal CCL per Quadri, Impiegati e Operai;
ovvero
o con un rapporto di lavoro autonomo o di collaborazione, in presenza delle seguenti condizioni:
primo utilizzo in azienda anteriore al 1 gennaio 2012;
utilizzo complessivo di almeno 18 mesi tra il 1 gennaio 2008 e il 30 giugno 2013;
impegno lavorativo di almeno tre mesi medi annui nell’ultimo biennio, ovvero dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2013.
Sono fatti salvi i casi nei quali il mancato raggiungimento delle soglie di impegno soprafissate sia dovuto all’impossibilità di prestare, nel periodo di riferimento, attività lavorativa in relazione alla maternità.
I suddetti requisiti si intendono essenziali ed obbligatori.

2 – Domanda di ammissione

La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere inoltrata entro e non oltre le ore 9:00 del 16 settembre 2013 esclusivamente attraverso la compilazione del form on line accessibile all’indirizzo www.raiplace.rai.it nell’area riservata all’iniziativa “SELEZIONE INTERNA GIORNALISTI 2013”.
Le domande pervenute in formato e/o con mezzo diverso da quanto sopra riportato (es. in formato cartaceo, etc.) e/o al di fuori dell’arco temporale indicato, non potranno in alcun modo essere prese in considerazione.
3 – Commissione Esaminatrice
I candidati saranno valutati da una Commissione Esaminatrice nominata dalla Rai.
4 – Comunicazioni
Tutte le comunicazioni con i candidati avverranno per e-mail utilizzando il recapito di posta elettronica indicato in sede di invio della propria candidatura.
5 – Prove di valutazione e graduatoria
In ottemperanza all’accordo del 25 luglio 2013 la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove verranno definite tra Direzione Risorse Umane e Organizzazione e Unione Sindacale dei Giornalisti RAI nella prima metà del mese di settembre.
Nel caso in cui le candidature pervenute superino le 100 unità sarà prevista una prova scritta (multiple choice) a carattere preselettivo che verterà su tematiche attinenti la cultura generale e l’attualità, con riguardo all’ordinamento dello Stato, alle norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, alla tutela della privacy, al contratto nazionale di lavoro giornalistico, al giornalismo radiotelevisivo e crossmediale.
Le risorse identificate e inserite in graduatoria, a insindacabile giudizio dell’Azienda, potranno essere assegnate esclusivamente nell’ambito di una delle Redazioni Regionali individuate come maggiormente critiche con l’impegno a non formulare richieste di trasferimento ad altra Redazione Regionale o Testata nazionale prima che siano trascorsi almeno cinque anni, fermo restando che tali richieste, anche dopo tale termine, non verranno prese in considerazione laddove non siano compatibili con le esigenze aziendali.
6 – Disposizioni finali
Alcune fasi della selezione saranno svolte da RAI in collaborazione con la società Praxi S.p.A.
La formalizzazione dell’impegno presso la Redazione individuata dall’Azienda avverrà mediante sottoscrizione di apposito verbale di conciliazione nei termini previsti dall’art. 4 del Verbale di Accordo del 25 luglio 2013.
Roma, 2 agosto 2013

Sei gay (e se te lo dice Roberto…)

E niente, sto guardando “Vieni via con me” ,ora c’è un noioso Benigni che cita Spinoza.it, sembra una grande immensa protesi del web, questa trasmissione: roba d’archivio e vecchie glorie.
Mi ha colpito il monologo di Roberto Saviano sui gay. Tipo “sei gay se fai questo o quello”. Ha detto che così la pensano nel Casertano (saranno contenti i suoi ex concittadini). La cosa carina è che ho trovato un testo molto simile qui:

Alla faccia dei tanti bravi, titanici autori Endemol: ma non potevano trovare qualcosa di meglio?

Vermicino 2.0

La vicenda di Sarah Scazzi, si è conclusa tragicamente in diretta: da “Chi l’ha visto” la madre ha appreso della morte della figlia. Non una notizia secca, una serie infinita di smentite e controsmentite. Cosa peggiore, ha appreso che forse si trovava nella casa dell’assassino, lo zio di Sarah.
Si è esagerato? Si doveva fermare prima? Io non lo so, davvero. Fin dove ci si può spingere?