Chiude Napolipiù

Il primo articolo porta la data ottobre 1998, era sui disservizi dei bus napoletani e mi tolsero uno “stronzo” di troppo dal pezzo. Poi ho imparato a descrivere stronzi nei pezzi ma senza scriverlo apertamente, quando ho deciso di voler davvero fare questo mestiere. Se fossi rimasto lì, quest’anno avrei festeggiato dieci anni di fila nella stessa redazione, sempre nel tentativo di imparare a fare il giornalista….

E invece il quotidiano “Napolipiù” – già “la Verità” – chiude e con esso cala il sipario su un capitolo interessante, quanto complesso, della carta stampata napoletana. E della mia vita, ma questa è un’altra storia.

Quando si chiamava “la Verità” ed era il giornale dei “napoletani veraci”, ha formato, o in alcuni casi contribuito a far crescere e campare, tanti bravi professionisti. Qualcuno ora è in Rai, in Mediaset, qualcuno al “Mattino” di Napoli, qualcun altro ancora è andato a Roma e lì ha avuto fortuna. Forse, anzi, sicuramente, anche grazie a quella scuola così dura, cinica e spietata. Da cronisti di strada.

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