Quando ho letto ‘o candidato alternativo alle primarie del Pd sono saltato dalla sedia. Poi ascoltando alcuni amici, osservando il dominio usato e googlando un poco di cose, vien fuori che si tratta di una sperimentazione di Frattocchie, quella che un tempo fu la scuola dei quadri dirigenti comunisti e ora è la scuola dei comunicatori Dem.
Tuttavia, qualcuno ci è cascato.
A Frattocchie 2.0 si sperimentano teoria e pratica della comunicazione. Ed è tutto sacrosanto e legittimo. Un dubbio mi sovviene: il finto candidato (autentico militante) alle Primarie non genera soltanto confusione, non finisce solo per svilire una competizione del genere già bersagliata da chi è evidentemente contro (Grillo, parte di Idv)?
I più sensibili ai temi della politica possono anche vederla come una manipolazione: usare temi e strumenti per fare campagna “a freddo”, un puro esercizio di stile. Ma siete il Partito Democratico, non Raymond Queneau.
Ai giovani “studenti” apprendisti stregoni poi dico questo: avete sbagliato soggetto. San Giovanni a Teduccio, quartiere “rosso” di Napoli è quanto di peggio potevate scegliere. Perché quel “rosso” ex Pci poi Pds, Ds e Pd è stato marchiato come bassoliniano per anni e proprio alle primarie qualcuno ha ipotizzato (usando un eufemismo) “truppe cammellate” in favore di questo o quel candidato.
Sappiamo tutti come sono andate le primarie a Napoli.
Spero di cuore che non sia un cattivo presagio.
Update: mi segnala @_arianna queste le “direttive” e gli obiettivi di Frattocchie 2.o:
Update, ore 17: il Pd smentisce la candidatura di Maiello. Che segnale positivo, vero?
Il Pd fa notare che non è una smentita del Partito, ma dell’agenzia che aveva dato la notizia. Giustissimo. Ma è un segnale pessimo lo stesso. A questo punto lo candidassero, Peppe Maiello.
Sull’hashtag su twitter #xpassione c’è la discussione. Molti dicono che, insomma, cosa c’è di male a sperimentare? Ad esercitarsi? Nulla. Anche i militari lo fanno. Però hanno il buonsenso di mettersi in un territorio recintato avvertendo preventivamente. Altrimenti il rischio è una perdita di credibilità verso i media e verso i cittadini. Magari importa?
Update (spero l’ultimo): 18.50: sulla pagina Facebook di “Per Passione” si dice che è stato un successo. Non so, forse non ero attento alla lezione di logica, ma dove sta questo successo? In cosa consiste il “successo” dell’iniziativa?