Il voto secondo Saviano (giusto per farsi due risate, eh)

Se l’industria di una nota bibita osserva una flessione nella vendita del suo prodotto cosa fa immediatamente?
Semplice: una campagna pubblicitaria.

Fatta la premessa, scrivo di una cosa che non c’entra nulla con quella precedente (altrimenti poi le aziende di note bibite si offendono). L’ineffabile Roberto Saviano ha parlato. Il Verbo si è palesato oltreoceano, attraverso il Time.
In sintesi, il Nostro denuncia una cosa agghiacciante: «la mafia si compra i voti» (omioddio!). E come fa? Lui l’ha scoperto: ti danno un telefonino fuori il seggio, tu fotografi la scheda col cellulare e se hai fatto il tuo dovere ti puoi tenere il telefono, del valore di circa 75 dollari.
Due considerazioni al volo: la prima è che come al solito Saviano arriva tardi. La vicenda dei telefonini è di qualche secolo fa. E probabilmente è anche superata: 75 dollari a voto non sono convenienti, Savià. Devono costare molto meno, i voti. La seconda è dalla bocca del Nostro è scomparsa la parola camorra. Ora parla di mafia. Giustamente, rivolgendosi al pubblico internazionale, ci vuole una organizzazione conosciuta in tutto il mondo.
Altrimenti, queste note bibite come le vendiamo?

Ps: avete visto la prima puntata de “La Nuova Squadra“, fiction di Raitre? Rispetta in pieno i canoni del savianismo, no?