Renato Brunetta, ministro all’Innovazione e Pubblica amministrazione, mette sul sito del dicastero una sorta di rendiconto annuale della comunicazione del suo ministero. E qui sta il punto. Finquando c’è l’elenco degli articoli di giornale che gli hanno dedicato, degli interventi scritti e delle lettere spedite ai giornali è un conto. Ma la conta delle “citazioni” su Google, o peggio ancora, gli amici nella fanpage su Facebook (con tanto di classifica di chi ne ha di più) cosa rappresenta? Comunicazione istituzionale o comunicazione politica?
La differenza sta che la prima la pagano i cittadini (per essere informati su vicende che riguardano il funzionamento dell’Ente) la seconda se la dovrebbe pagare il politico, visto che giova alla sua persona e basta. Insomma, è il vecchio dilemma che spesso si verifica anche coi blog istituzionali.
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Brunetta, dietrofront
Dal sito del ministero dell’Innovazione sparisce la pagina con la risposta all’inchiesta de L’Espresso che tante proteste ha generato.