Sardegna 1959. L’Africa in casa e l’Espresso di una volta

L’Espresso ripropone in pdf una parte della ‘Indagine sulla miseria’ sul Mezzogiorno d’Italia, del 1959 condotta dal fotoreporter Carlo Bavagnoli e dal giornalista Livio Zanetti. Si tratta dell’inizio, dedicato alla Sardegna.

Investigazioni elvetiche

A Ginevra, dal 22 al 25 aprile 2010, si terrà la sesta Conferenza Globale del giornalismo d’inchiesta.

Mi scrive Serena, collega e tra gli organizzatori dell’evento:

Ci siamo resi conto che, nonostante la vicinanza geografica, per ora dall’Italia non viene quasi nessuno..vabbe’ che stiamo messi male, ma non così male… No??

Beh, si paga ed è in inglese: sfido che nessun giornalista italiano si è presentato 😉 Comunque è una cosa di livello altissimo, vale la pena. Mi fa pensare ai corsi di giornalismo italiani…

Vabbè, ulteriori info contenute nell’email di Serena:

La Conferenza è un’iniziativa mondiale lanciata una decina di anni fa dall’associazione americana Investigative Reporters and Editors (IRE: www.ire.org) con lo scopo di promuovere la collaborazione fra reti di giornalisti su temi transnazionali. Tutto sull’ultima edizione: http://www.gijc2008.no/

La Conferenza è un’occasione eccezionale per imparare, per  ‘fare rete’ con giornalisti di tutto il mondo e – soprattutto per chi lavora per la carta stampata, il web e la radio – è anche un modo facile per raccogliere in un colpo solo diverse storie incredibili, che arrivano da mezzo pianeta… senza dover girare il mondo.

L’edizione di quest’anno è organizzata dal nodo svizzero (www.swissinvestigation.net) e la sua riuscita si basa sul lavoro volontario. Il contributo dei partecipanti consente di finanziare le strutture indispensabili alla Conferenza e soprattutto di portare a Ginevra un centinaio di giornalisti da Asia, Africa, America del sud ed Europa dell’est – colleghi e colleghe che altrimenti non avrebbero potuto partecipare.

Per questo, la partecipazione di tutti gli altri e le altre è a pagamento: sono circa 400 euro che comprendono, oltre a tutte le sessioni, anche i pranzi, le pause caffè e due cene su tre.

Sono attesi alla Conferenza circa 500 giornalisti da tutto il pianeta. Ci saranno 100 atelier pratici, che partono sempre da un’inchiesta per arrivare a scambiare tecniche, esperienze e contatti. La Conferenza evita di entrare nel campo accademico, per concentrarsi sullo scambio dinamico e concreto. Ogni sera, sono organizzate cene collettive per approfondire i contatti e coltivare collaborazioni e progetti di inchiesta. A Ginevra ci saranno ospiti di prestigio come Seymour Hersh – il veterano del giornalismo americano che ha reso pubbliche le torture di Abu Ghraib. Ma ci saranno soprattutto tante occasioni di apprendimento e scambio:

http://www.gijc2010.ch/en/program
http://www.gijc2010.ch/en/speakers

Qui per iscriversi:

http://www.gijc2010.ch/en/registration

Il segretariato risponde – anche in italiano – ogni lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 13: tel 0041 22 54 61 442

Fit to print, documentare il giornalismo in crisi

“Fit to print”, frase finale del motto del New York Times è il titolo di un documentario indipendente sul giornalismo in crisi negli Stati Uniti.

“Fit to Print” will ask these questions and tell America’s newspaper story. It will take the audience through the upheaval in the newspaper business through three very distinct perspectives: A newspaper publisher, a career reporter and a journalism school graduate. Anybody who cares about journalism has been exposed to a spate of stories and figures about the decline of the traditional newspaper business. This has spurred much debate about what comes next and how to adapt journalism to a world in which the digital word is quickly replacing the printed word.

Bella inchiesta di Current.tv sul magico mondo dei pennivendoli italiani e il loro rapporto con internet.

Tutto quello che si fa nel giornalismo, come in quasi ogni altra professione è ormai ‘computer-assisted’. Il giornalista usa il computer per scrivere, scovare informazioni, aderendo alle banche dati e disseminando tracce del suo passaggio