Il bando di concorso per giornalisti Rai 2013

Il testo del concorso per giornalisti in Rai. Scadenza settembre 2013. Grazie a Enzo Iacopino, presidente OdG per averlo reso noto. Diffondetelo.
IMPORTANTE: a seguito di molte domande sull’argomento, preciso delle cose. La prima è che questo è il bando di selezione interna, ovvero riservato a coloro che hanno già lavorato con la Rai. Sì, pare ci sarà anche un bando aperto agli “esterni”, sul quale ci sono già belle polemiche. Ultima cosa: il sito internet indicato (raiplace.rai.it) NON FUNZIONA. Almeno a me non va. Qualcuno suggerisce che si tratti della rete intranet Rai. Sarebbe una bella stranezza, però: e se chi vuol compilare il form non  è in questo momento in una sede Rai?

BANDO SELEZIONE RAI 2013
AVVISO SELEZIONE INTERNA GIORNALISTI

La Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A., in ottemperanza ai Verbali di accordo del 28 giugno e 25 luglio 2013, promuove un’iniziativa di selezione, finalizzata ad individuare 40 Giornalisti Professionisti da destinare alle Redazioni presenti nelle Sedi Regionali e nei Centri di Produzione di Milano, Napoli e Torino.

1 – Condizioni per l’ammissione alle prove selettive

La ricerca è riservata a personale che:
sia iscritto all’Albo dei Giornalisti Professionisti in data anteriore al 25 luglio 2013;
sia stato già utilizzato con le seguenti modalità:
o con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, purché in tale ultimo caso già inserito, al 25 luglio 2013, nel bacino disciplinato dall’accordo del 29 luglio 2011 relativo al personale regolato dal CCL per Quadri, Impiegati e Operai;
ovvero
o con un rapporto di lavoro autonomo o di collaborazione, in presenza delle seguenti condizioni:
primo utilizzo in azienda anteriore al 1 gennaio 2012;
utilizzo complessivo di almeno 18 mesi tra il 1 gennaio 2008 e il 30 giugno 2013;
impegno lavorativo di almeno tre mesi medi annui nell’ultimo biennio, ovvero dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2013.
Sono fatti salvi i casi nei quali il mancato raggiungimento delle soglie di impegno soprafissate sia dovuto all’impossibilità di prestare, nel periodo di riferimento, attività lavorativa in relazione alla maternità.
I suddetti requisiti si intendono essenziali ed obbligatori.

2 – Domanda di ammissione

La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere inoltrata entro e non oltre le ore 9:00 del 16 settembre 2013 esclusivamente attraverso la compilazione del form on line accessibile all’indirizzo www.raiplace.rai.it nell’area riservata all’iniziativa “SELEZIONE INTERNA GIORNALISTI 2013”.
Le domande pervenute in formato e/o con mezzo diverso da quanto sopra riportato (es. in formato cartaceo, etc.) e/o al di fuori dell’arco temporale indicato, non potranno in alcun modo essere prese in considerazione.
3 – Commissione Esaminatrice
I candidati saranno valutati da una Commissione Esaminatrice nominata dalla Rai.
4 – Comunicazioni
Tutte le comunicazioni con i candidati avverranno per e-mail utilizzando il recapito di posta elettronica indicato in sede di invio della propria candidatura.
5 – Prove di valutazione e graduatoria
In ottemperanza all’accordo del 25 luglio 2013 la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove verranno definite tra Direzione Risorse Umane e Organizzazione e Unione Sindacale dei Giornalisti RAI nella prima metà del mese di settembre.
Nel caso in cui le candidature pervenute superino le 100 unità sarà prevista una prova scritta (multiple choice) a carattere preselettivo che verterà su tematiche attinenti la cultura generale e l’attualità, con riguardo all’ordinamento dello Stato, alle norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, alla tutela della privacy, al contratto nazionale di lavoro giornalistico, al giornalismo radiotelevisivo e crossmediale.
Le risorse identificate e inserite in graduatoria, a insindacabile giudizio dell’Azienda, potranno essere assegnate esclusivamente nell’ambito di una delle Redazioni Regionali individuate come maggiormente critiche con l’impegno a non formulare richieste di trasferimento ad altra Redazione Regionale o Testata nazionale prima che siano trascorsi almeno cinque anni, fermo restando che tali richieste, anche dopo tale termine, non verranno prese in considerazione laddove non siano compatibili con le esigenze aziendali.
6 – Disposizioni finali
Alcune fasi della selezione saranno svolte da RAI in collaborazione con la società Praxi S.p.A.
La formalizzazione dell’impegno presso la Redazione individuata dall’Azienda avverrà mediante sottoscrizione di apposito verbale di conciliazione nei termini previsti dall’art. 4 del Verbale di Accordo del 25 luglio 2013.
Roma, 2 agosto 2013

Regione Campania, dietrofront sullo strano bando per addetto stampa

Quel bando della Regione Campania di cui avevo scritto qualche settimana fa per un posto di ufficio stampa al Consiglio regionale è stato revocato. La Regione ha evidentemente compreso che troppe erano le incongruenze, denunciate anche dai giornalisti precari.

Ora occorrerà tenere gli occhi aperti per capire i criteri del bando che sarà licenziato da Palazzo Santa Lucia: che sia un bando vero, per giovani, non un abito cucito addosso a chissachì.

 

 

Buon compleanno, Coordinamento

(non era mai accaduto: stare così tanto tempo senza scrivere qui. Ma scrivere qui non è come farlo su Twitter, su Facebook.  Da qui è iniziato tutto).

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Buon anno nuovo.

Che ci siano i Maya o sia un bisesto funesto non ci preoccupa più di tanto. Dovrebbe andar peggio? Dirlo è un vantaggio per chi vuole che non accada nulla. Già, perché ci solleva dall'idea che occorra energia – tanta – per poter cambiare qualcosa. Aspettando il versamento della sesta coppa e l'Armageddon qualcosa dobbiamo pur fare.

È stato un anno strano, il 2011 (e quando mai). I miei primi 365 giorni da ultratrentenne precario, ma di questo ne scrivo poi meglio. Ho girato, ascoltato molto. Impari ad ascoltare con l'età.

L'urlo strozzato in gola di chi vorrebbe e ne ha possibilità, ma non può. Non ce la fa. Tutti inchiodati qui come laboriosi criceti. Dice Raffaella: «Ammetteremo di essere messi male solo quando ci toglieranno la connessione adsl e non potremo più lamentarci via Facebook?».

«Nulla è sicuro, ma scrivi». diceva Fortini. Scrivere è fatica sempre meno considerata, sempre più malpagata. Molti giornalisti dicono una cosa che condivido: ormai a portare notizie si diventa quasi fastidiosi.

Meglio i giornali, tv, radio e web piene di nulla.  Del resto: media tranquilli, popoli muti.

Per raccontare i giorni nostri, quel nostro tempo che è adesso, dobbiamo riappropriarci anche dello spazio fisico. Quando avevo 16 anni erano i centri sociali, c'era "fame" di luoghi. Ora il luogo è Rete. Però ogni tanto quella rete va stesa, per capirne la lunghezza, capire dove si dirige e quant'è grande.

Noi, due anni fa, fondavamo il Coordinamento dei Giornalisti precari della Campania. Non esisteva nulla del genere. Abbiamo fatto tanta strada. Long and winding road. Vite, stili e idee diverse a sintetizzare un unico obiettivo: accendere riflettori su questo mestiere. Ci siamo riusciti, in parte. La Carta di Firenze, il bene confiscato alla camorra.
Ma tanto c'è da fare, ancora.

Buon compleanno, Coordinamento.

 

 



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Familismo e pregiudizio. Napoli, il Pd e gli uffici stampa

In such condition, there is no place for industry; because the fruit thereof is uncertain: and consequently no culture of the earth; no navigation, nor use of the commodities that may be imported by sea; no commodious building; no instruments of moving, and removing, such things as require much force; no knowledge of the face of the earth; no account of time; no arts; no letters; no society; and which is worst of all, continual fear, and danger of violent death; and the life of man, solitary poor, nasty, brutish, and short.
Thomas Hobbes

Parto da questa illuminazione del filosofo britannico Hobbes, che introduce “Moral Basis of a Backward Society” ,  ovvero “Le basi morali di una società arretrata”, di Edward C. Banfield. Una bella considerazione, un pretesto (ma si badi, non un MacGuffin di hictcockiana memoria) che arriva ad una conclusione generale ma non spiega la storia. Quindi dietrofront e spieghiamo dall’inzio.

Succede che un’assessore comunale del Partito Democratico a Napoli,  Graziella Pagano, sulla sua pagina di Facebook scrive che il figlio, giovanissimo collega napoletano, ha ottenuto il posto di capo ufficio stampa del Pd al Consiglio regionale della Campania. Apriti cielo: fioccano commenti, c’è un articolo sul sito de Il Fatto quotidiano che penso sia sta uno dei più commentati in assoluto;  ce n’è uno su Il Giornale molto duro; si scatena una guerra sui social network.

Anzitutto, una considerazione iniziale: c’è una  sottovalutazione di Facebook come strumento di comunicazione o viceversa è la scelta di una platea così variegata per anticipare polemiche che sicuramente sarebbero nate? Secondo me “buona la prima”: l’assessore non poteva immaginare che attraverso condivisioni “like” e commenti la notizia sarebbe esplosa sui giornali. Al Comune di Napoli gli assessori su Facebook  sono 6 (almeno così mi pare), la metà di questi sono sicuramente politicamente attivi anche sul social network, forse non tutti hanno ben presente la portata del mezzo.

Insomma; l’accusa dei commentatori web è  di aver favorito il ragazzo nell’ottenere l’ufficio stampa regionale istituzionale del partito. Una sorta di  “parentopoli”? Vediamo cosa diceva il compianto filosofo torinese Norberto Bobbio rispetto a questo termine così abusato dai giornali:

Anteporre l’interesse individuale all’interesse collettivo è una delle considerazioni alla base de “Le basi morali di una società arretrata”. Dice sostanzialmente Banfield che in Italia regna il familismo amorale. Pensiamo – soprattutto nel Sud – al bene della famiglia nucleare e non alla collettività, da questo derivano i nostri guai sociali.

Però l’assessore in questione si difende: essendo uno dei pochi  assessori “politici” e non tecnici del Comune, si difende anche con forza. Dice che il figlio è bravo e lavorava già bene con uno dei consiglieri regionali di punta del Pd come ufficio stampa; che lei, la madre, non ha spinto per la nomina e soprattutto che l’ha scelto il Pd non certo un singolo.

Sulla bravura non discuto, non ne ho le competenze.  Penso che non sarà facile portare avanti la comunicazione regionale di un partito campano lacerato e in emorragia di voti. Poi lo so per esperienza, l’ufficio stampa è come l’allenatore: è il primo a pagare se la squadra perde. Il fatto che Lorenzo – questo il suo nome del collega – sia giovanissimo, francamente non è una diminutio. Semmai dobbiamo chiederci come mai ci sono ancora degli ottuagenari e pensionati d’oro che fanno i giornalisti, togliendo posto ai giovani, in Campania. Su questo il mio sindacato, quello dei giornalisti, non dice nulla.

Le questione etica? Banfield traendo le conclusioni del suo lavoro  sosteneva che in una società di familisti amorali (diamo per assunto che la nostra lo è) «non ci sarà alcun collegamento tra i principi astratti, politici o ideologici, ed il concreto comportamento quotidiano». Molti hanno considerato l’urlo di gioia dell’assessore-mamma su Facebook una plateale dimostrazione del fatto che i “figli di” vanno avanti e gli altri restano dietro. Dunque un comportamento che contrasterebbe con un Pd che proprio in questi giorni di elezioni primarie per il sindaco di Napoli è tutto un fiorire di “etica” ;  “attenzione ai giovani”, “nuove opportunità”.

Dovendo esprimere una opinione sull’argomento, mi sono arrabbiato anche io. Non per il posto di lavoro al figlio dell’assessore, ma per la poca cura con il quale è stato comunicato. Singolare che un politico di lungo corso abbia scelto di dare una notizia con quella che equivale ad una raffica di mitra  sul muro telematico con migliaia di contatti, in una città come Napoli, dove l’iniquità è la legge e dove si sospetta di tutto  e del contrario di tutto, anche di quel poco che c’è di buono.  Dunque si è mischiata la rabbia con la frustrazione ed è stato tirato in ballo tutto e il contrario di tutto.

Però voglio dirlo: bene hanno fatto mamma e figlio ad incassare senza minacciare aggressioni legali che avrebbero ancor più stravolto la vicenda. Non è da tutti: conosco per esperienza personale politici del centrosinistra che aggrediscono i giornalisti per intimidirli.

Tornando alla vicenda: mi viene da pensare che stavolta “la famiglia amorale” non è quella nucleare, quella tradizionale, come dice Banfield. È invece quella del partito che a mio modo di vedere, dalle sue ramificazioni nazionali fino a quelle locali, dovrebbe cambiare. Dovrebbe affidarsi ad un modello assolutamente diverso per la scelta dei soggetti della comunicazione .

Dovrebbe aprirsi agli stage,  alle idee (no, non è veltronismo!) ai giovani sconosciutissimi. Agli stranieri  perché no: ce lo vedi un ragazzo tedesco che conosce l’italiano (magari un Erasmus) a fare una esperienza nello staff della comunicazione politica in Campania?
Ecco, il grande errore è stato semmai considerare l’attuale Partito Democratico “diverso” da qualsiasi azienda. Non lo è! Dunque se ne traggano le conseguenze e lo si lasci libero di scegliere nomi e cognomi.
Per dirla alla Eduardo De Filippo del “Natale in casa Cupiello”: «Ve la piangete voi e le vostre anime dannate»; le indignazioni e i petti battuti in quest’Italia, incapace di quello che i tedeschi chiamano  fremdschämen è francamente fuori luogo.


Giornalisti in Rai, finalmente ecco il bando ufficiale 2010

SELEZIONE PER PERSONALE
GIORNALISTICO – 2010 –

La Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A. effettuerà una selezione riservata a giornalisti professionisti di lingua italiana da utilizzare, per future esigenze, con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, in qualità di redattore ordinario, nelle redazioni giornalistiche regionali delle seguenti regioni e province autonome:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Liguria
  • Lombardia
  • Marche
  • Molise
  • Piemonte
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Umbria
  • Valle d’Aosta
  • Veneto
  • Provincia di Bolzano
  • Provincia di Trento

1. Condizioni per l’ammissione alle prove selettive

Potranno candidarsi alla selezione, per la redazione coincidente con la propria regione o provincia autonoma di residenza, i giornalisti professionisti in possesso dei seguenti requisiti:

  1. a) Data di nascita non anteriore al 01/07/1974.
  2. b) Diploma di laurea (DL) “vecchio ordinamento”; oppure laurea specialistica (LS), o laurea magistrale (LM) “nuovo ordinamento”; oppure diploma rilasciato dalle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti purché acquisito dopo il conseguimento della laurea breve o triennale (L).
  3. c) Iscrizione all’Albo dei Giornalisti, Elenco dei Professionisti.
  4. d) Residenza nell’ambito della regione o provincia autonoma tra quelle sopra indicate.

Gli interessati dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità di essere in possesso dei suddetti requisiti di carattere anagrafico e curriculare. In particolare quelli previsti ai punti b); c); d) dovranno risultare già acquisiti alla data del 20 luglio 2010.

Verranno presi in considerazione solo i candidati in possesso dei citati requisiti; l’accertamento del mancato possesso dei requisiti minimi, in qualsiasi fase del percorso di selezione, comporterà l’esclusione dalla selezione stessa.

E’ richiesta inoltre:

  • buona conoscenza della lingua inglese e, per quanto riguarda la redazione di Aosta, fluente conoscenza anche della lingua francese la cui valutazione avverrà con apposite prove di merito;
  • buona capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti di informatica (software applicativi in ambiente Windows) la cui valutazione avverrà con apposite prove di merito.

2. Commissione Esaminatrice

I candidati saranno valutati da una Commissione Esaminatrice nominata dalla Rai.

3. Prove d’esame

Le prove d’esame – che avranno luogo nella sede, nelle date e con le modalità che verranno tempestivamente comunicate ai candidati – consisteranno in:

  1. a) prova preselettiva (in forma anonima):
    • test a risposta multipla (multiple choice) finalizzato alla verifica del livello di culturagenerale e di conoscenza del mondo dei media;
  2. b) prova scritta (in forma anonima):
    • elaborazione di un testo scritto su un argomento di attualità;
  3. c) prova orale e pratica articolata su:
    • colloquio di cultura generale e sulle specifiche competenze professionali;
    • svolgimento di attività di radio-telecronaca/conduzione (stand up e redazione di un vivo/improvvisazione su un tema);
    • ripresa di immagini con telecamera digitale;
    • valutazione conoscenza lingua inglese (e anche di quella francese per la redazione di Aosta);
    • navigazione web e utilizzo dei principali software applicativi in ambiente Windows.

La partecipazione alla prova orale e pratica sarà subordinata alla contestuale esibizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di cui al punto 1 lettere a), b), c) e d) dell’elenco sopra riportato e alla consegna di un dettagliato Curriculum Vitae.

Il giudizio di inidoneità conseguito in una delle prove sopra indicate determinerà l’esclusione del candidato dalla successiva, oppure dall’ambito degli idonei, qualora tale giudizio sia conseguito nell’ultima prova.

Le convocazioni alle prove e qualsiasi eventuale ulteriore comunicazione verranno effettuate tramite posta elettronica: i candidati dovranno pertanto specificare, nel form on-line relativo all’iniziativa RICERCA GIORNALISTI PROFESSIONISTI 2010, l’indirizzo di posta elettronica presso il quale desiderano ricevere tali informazioni.

4. Domanda di ammissione

La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere inoltrata, entro e non oltre il 30 settembre 2010, ESCLUSIVAMENTE attraverso la compilazione di un apposito form on line accessibile dalla home page del sito www.lavoraconnoi.rai.it nell’area riservata all’iniziativa “RICERCA GIORNALISTI PROFESSIONISTI 2010”.

Le domande pervenute in formato e/o con mezzo diverso da quanto sopra riportato (es. in formato cartaceo, etc.) e/o al di fuori del termine indicato, non potranno in alcun modo essere prese in considerazione.

5. Disposizioni finali

Coloro che avessero già inserito il proprio CV sul sito www.lavoraconnoi.rai.it, se interessati, DOVRANNO confermare la propria partecipazione aderendo alla RICERCA GIORNALISTI PROFESSIONISTI 2010 compilando il form on line dedicato (vedi punto 4. Domanda di ammissione).

E’ garantita la più scrupolosa riservatezza in ogni fase della presente iniziativa.

L’eventuale assunzione a tempo determinato degli idonei è subordinata, oltre che alla presentazione di certificazioni attestanti il possesso dei requisiti dichiarati, all’accertamento dell’idoneità fisica alla mansione.

Alcune fasi della selezione, in particolare quelle riferite alla raccolta candidature, alla preselezione e alla prova scritta saranno svolte da RAI in collaborazione con la società Praxi S.p.A.

Roma, 1° settembre 2010