L’addetto stampa alle calamità

L’ordinanza che segue è in Gazzetta Ufficiale, disponibile a tutti.
Mi chiedo cosa farà il giornalista “addetto al terremoto in Abruzzo”: conferenze stampa dalle impalcature? Proporrà interviste dalla tendopoli? Al primo anniversario dell’alluvione di Messina manderà ai cronisti un “save the date”?  Cartelle stampa col cd del “prima-durante-dopo”? Chissà Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa cosa ne pensano.

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 novembre 2009
Disposizioni  urgenti  di  protezione  civile. (Ordinanza n. 3818).
(09A13331)

Art. 4.
1.  Al fine di soddisfare le maggiori esigenze di relazioni esterne
del  Ministero dell’interno in materia di soccorso pubblico a seguito degli  eventi sismici del 6 aprile 2009 nella regione Abruzzo e degli eventi alluvionali del 1° ottobre 2009 nella provincia di Messina, il capo  del  Dipartimento  dei Vigili dei fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile e’ autorizzato a stipulare, con durata fino al 31 dicembre   2010,   un   contratto   di  collaborazione  coordinata  e continuativa  con  un  giornalista  professionista  per  attivita’ di consulenza   specialistica   in   materia   di   relazioni   esterne, determinandone  il  compenso fino ad un massimo di 28.000,00 lordi su base  annua,  con  oneri  posti  a  carico del Fondo della protezione civile   valutati  che  saranno  rimborsati  dal  Dipartimento  della protezione civile, previa richiesta documentata da parte del medesimo capo del Dipartimento.


Lo schiaffo del soldato

Ve la racconto così com’è andata. O meglio, questa è la  mia verità. Quella del redattore della politica di E Polis e componente del CdR.
Quando Alessandro Migliaccio mi ha spiegato il pezzo che voleva fare, cioè descrivere l’illegalità diffusa e il degrado nel quartiere (un quartiere di napoli sarà circa 30mila abitanti?) del comandante della Polizia Municipale, l’ex carabiniere Luigi Sementa, gli ho solo “suggerito” di stare attento a come lo scriveva. Un suggerimento da amico, eh. Un suggerimento accolto: il pezzo non faceva e non fa una piega.
Accade che il giorno dopo trovo 30 telefonate sul mio cellulare

– Che è stato?
– Oh, hanno vattuto a Migliaccio!
– E chi?
– il comandante dei vigili urbani!

Insomma, il collega viene “invitato” al Comando di Polizia Municipale; ci va, trova lì altri due colleghi, il presidente e il vicepresidente dell’Unione Cronisti. Il resto è nel filmato, non lo commento nemmeno. Qui ci sono gli articoli che abbiamo scritto noi, qui il pezzo del Corriere.

Abbiamo portato avanti la trafila solita: comunicati, solidarietà. A questi atti indispensabili bisogna associare i fatti concreti: l’Ordine della Campania ha annunciato supporto legale al collega. Buon segno.
Dall’altra parte mi vien da dire che da una settimana Il Napoli sta scrivendo della vicenda e il Comune di Napoli non ritiene di dover aprire una inchiesta interna, nè di sentire noi per capire. Stasera è uscita la notizia di un proiettile spedito a Sementa, insieme ad una fotocopia dell’articolo “incriminato”. Che dire? Povero comandante, tanta solidarietà.

Resto basito, davvero.