Investigazioni elvetiche

A Ginevra, dal 22 al 25 aprile 2010, si terrà la sesta Conferenza Globale del giornalismo d’inchiesta.

Mi scrive Serena, collega e tra gli organizzatori dell’evento:

Ci siamo resi conto che, nonostante la vicinanza geografica, per ora dall’Italia non viene quasi nessuno..vabbe’ che stiamo messi male, ma non così male… No??

Beh, si paga ed è in inglese: sfido che nessun giornalista italiano si è presentato 😉 Comunque è una cosa di livello altissimo, vale la pena. Mi fa pensare ai corsi di giornalismo italiani…

Vabbè, ulteriori info contenute nell’email di Serena:

La Conferenza è un’iniziativa mondiale lanciata una decina di anni fa dall’associazione americana Investigative Reporters and Editors (IRE: www.ire.org) con lo scopo di promuovere la collaborazione fra reti di giornalisti su temi transnazionali. Tutto sull’ultima edizione: http://www.gijc2008.no/

La Conferenza è un’occasione eccezionale per imparare, per  ‘fare rete’ con giornalisti di tutto il mondo e – soprattutto per chi lavora per la carta stampata, il web e la radio – è anche un modo facile per raccogliere in un colpo solo diverse storie incredibili, che arrivano da mezzo pianeta… senza dover girare il mondo.

L’edizione di quest’anno è organizzata dal nodo svizzero (www.swissinvestigation.net) e la sua riuscita si basa sul lavoro volontario. Il contributo dei partecipanti consente di finanziare le strutture indispensabili alla Conferenza e soprattutto di portare a Ginevra un centinaio di giornalisti da Asia, Africa, America del sud ed Europa dell’est – colleghi e colleghe che altrimenti non avrebbero potuto partecipare.

Per questo, la partecipazione di tutti gli altri e le altre è a pagamento: sono circa 400 euro che comprendono, oltre a tutte le sessioni, anche i pranzi, le pause caffè e due cene su tre.

Sono attesi alla Conferenza circa 500 giornalisti da tutto il pianeta. Ci saranno 100 atelier pratici, che partono sempre da un’inchiesta per arrivare a scambiare tecniche, esperienze e contatti. La Conferenza evita di entrare nel campo accademico, per concentrarsi sullo scambio dinamico e concreto. Ogni sera, sono organizzate cene collettive per approfondire i contatti e coltivare collaborazioni e progetti di inchiesta. A Ginevra ci saranno ospiti di prestigio come Seymour Hersh – il veterano del giornalismo americano che ha reso pubbliche le torture di Abu Ghraib. Ma ci saranno soprattutto tante occasioni di apprendimento e scambio:

http://www.gijc2010.ch/en/program
http://www.gijc2010.ch/en/speakers

Qui per iscriversi:

http://www.gijc2010.ch/en/registration

Il segretariato risponde – anche in italiano – ogni lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 13: tel 0041 22 54 61 442

Iran

A che cosa serve, un blog? Serve anche a dire ad un tizio che capita qui per caso: guarda, fermati a riflettere sull’Iran, su quello che sta succedendo. Lo so, ora la politica estera in Italia è il funerale di Michael Jackson. Ma tu fai uno sforzo. Guarda qui, il Guardian pubblica una serie di dati impressionanti. C’è un lungo documento in Rete, aggiornato  tempestivamente, con i nomi dei morti e degli arrestati. Tanti sono semplici manifestanti; tanti i giornalisti. Le risorse ora ci sono, non possiamo dire di non sapere. Almeno quello.

Reporters center: Su Youtube a lezione di giornalismo

Youtube ha aperto Reporters Center un canale tutto dedicato a come si fa giornalismo d’indagine. Ci sono testimonianze di professionisti americani del calibro di Bob Woodward e  Arianna Huffington. Beh, data la mia scarsa conoscenza dell’inglese (ma se  vado cuoncio cuoncio col video riesco a capirli) auspico in qualche anima pia che produca sottotitoli italiani.  🙂

L’unione fa il (citizen) giornalismo

Due esperimenti di citizen journalism non da poco che ho notato oggi.

La  “Health Care Investigative Unit” varata dall’Huffington Post. Obiettivo: il monitoraggio dei progressi di Obama nella riforma del sistema sanitario degli Usa;

il Guardian che chiede ai suoi lettori di spulciare ben bene i documenti contabili dei parlamentari inglesi.