Ma lo vuoi capire che nessun periodo storico, nessuna riconciliazione nessun «il passato è passato», niente di niente?
Io sto ancora incazzato per quando, massa di stupidi, sfilavate lungo le strade, per quando correvate in gruppo e bastonavate, allegri e guasconi, chi non la pensava come voi. Io sto incazzato perché avete diviso un Paese per etnie e religioni, vi siete inchinati al nazista e gli avete consentito di mettere a ferro e fuoco una nazione, perchè tanti giovani sono finiti in montagna e lì sono rimasti. Io sono incazzato per gli intellettuali braccati e costretti a nascondersi, per quelli cacciati via, per le grasse risate, l’olio di ricino, le visite del duce e pure per quelle cazzo di paludi, sono incazzato.
Niente, nessuna pace fatta, nessuna riconciliazione, nessuna “Giovinezza” cantata con l’orchestra sul palco dell’Italietta. Furono i nostri, quelli come noi, a scrivere l’Italia. Oggi, a modo nostro, noi si resiste ancora.