Sul Salvagente su segnalazione di Mauro, leggo che si parla dei concorsi cuciti su misura per uffici stampa o giornalisti.
Il sistema è collaudato. Di solito funziona così: il politico decide chi è la persona che vuole al suo servizio; il dirigente gli ritaglia attorno un bel concorso, o bando, o avviso pubblico su misura, con le clausole giuste e i paletti che servono ad evitare sorprese; il lavoro della commissione d’esame, di nomina politica, completa l’opera.
L’esito è quasi sempre scontato in partenza, ma la forma è salva: nella pubblica amministrazione si entra per concorso e per merito, mica per raccomandazione o “intuitu personae”, ci mancherebbe.