C’è Catone e Catone …

La storia di Google Italia che censura Beppe Grillo è così inverosimile che mi fa sorridere. Peccato, uno che scrive cose così divertenti come questa sulle scarpe anti-Bush.
Ah, chi di blog ferisce, di blog perisce: sul sito di Antonio Di Pietro fulmini e saette, è saltato il commento video di Marco Travaglio nel giorno delle dimissioni del Di Pietro jr.  citato (ma non indagato) nell’inchiesta Global Service di Napoli.

Cosa succede in città

Parafrasando la canzone di Vasco Rossi, a Napoli succede che il Comune ottiene il Forum Universale delle Culture. Tra cinque anni. L’aggiudicazione è avvenuta a Barcellona, dove sono volati Bassolino, Iervolino e l’assessore alla Cultura Nicola Oddati, ex bassoliniano con aspirazioni da vicesindaco ora confluito nella Sinistra democratica di Mussi perché nella seconda consiliatura è riuscito a “strappare” solo un assessorato di secondo piano. Con loro, ovviamente è stato invitato qualche giornalista così com’è accaduto in altre svariate occasioni.
Qui, il colpo di genio: Oddati mica ha invitato tutti. Lista di giornali graditi, secondo una prassi ben consolidata nel centrosinistra di governo a Napoli. Ovviamente io e il mio giornale non c’eravamo. E
Il Napoli – E Polis non era il solo ad essere escluso. Così ho dovuto fare il pezzo con le agenzie, qualche “dritta” da Barcellona e molta cazzimma. A saperlo prima avrei potuto chiedere al giornale di pagarmi la trasferta. E invece non solo non è arrivato l’invito a partire con il gruppone comunale, ma nemmeno la notizia ufficiale della delegazione in partenza. Ho mandato una lettera di protesta al sindaco, all’assessore competente, all’Assostampa Campania. Mi aspettavo francamente dal nostro sindacato un poco poco di sdegno. Finora niente di niente. Tuttavia, Dio – si sa – è grande: nella stessa giornata si è concretizzata l’Operazione Canaglia: funzionari arrestati per presunta corruzione nell’ambito di appalti pubblici. Ai domiciliari anche un certo Ruggiero, dirigente capo della Funzione Pubblica al Comune. Lo stesso che il giorno prima, udite, il giorno prima, era stato relatore al convegno del Comune sulla Legalità.

Update: qualcosa fortunatamente si muove: ho appreso che l’Associazione Napoletana della Stampa interverrà sulla vicenda. E probabilmente anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania dirà la sua.

Liberta’

Ora, mi rendo conto che Giuliano Ferrara è un ideale bersaglio della satira (è grosso, è sfrontato, è berlusconiano) ma sinceramente, vedendo quel che ha detto Daniele Luttazzi credendo di fare una battuta non l’ho giudicato granchè divertente o dissacrante. Facilissimo è strappare un mezzo sorriso con un rutto, ma lo stupore di fronte al volgare non necessariamente è una critica positiva firmata Aldo Grasso. Non dico che fermare la messa in onda di Decameron su La7 sia una grande idea, però occorrerebbe interrogarsi sul concetto di “è la tua libertà finquando non tocchi la mia libertà”. E la dignità.

La libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Giorgio Gaber – La libertà

È la Stampa, bellezza…

Leggo qui , qui e soprattutto qui che Lastampa.it ha chiuso alcuni blog ospitati sulla sua piattaforma per “divergenza di vedute” su certi fatti (ovvero un concorso a premi Fiat). Al di là della questione, mi chiedo se quest’episodio non debba far riflettere sul destino dei blog ospitati da altre piattaforme commerciali, non “pensate” esclusivamente per i blog (cioè non parlo di splinder, ilcannocchiale ecc… ).
Mi spiego: che senso ha appoggiarsi (spesso senza alcuna retribuzione se non la “fama” dovuta al giornale autorevole) alla piattaforma esterna? Francamente, l’acquisto di un dominio è ormai alla portata di tutti; che senso ha lavorare in casa d’altri a rischio che mettano bocca su quello che scrivi e magari lo censurino pure?
È solo voglia di emergere, “fame” di click?