Parafrasando la canzone di Vasco Rossi, a Napoli succede che il Comune ottiene il Forum Universale delle Culture. Tra cinque anni. L’aggiudicazione è avvenuta a Barcellona, dove sono volati Bassolino, Iervolino e l’assessore alla Cultura Nicola Oddati, ex bassoliniano con aspirazioni da vicesindaco ora confluito nella Sinistra democratica di Mussi perché nella seconda consiliatura è riuscito a “strappare” solo un assessorato di secondo piano. Con loro, ovviamente è stato invitato qualche giornalista così com’è accaduto in altre svariate occasioni.
Qui, il colpo di genio: Oddati mica ha invitato tutti. Lista di giornali graditi, secondo una prassi ben consolidata nel centrosinistra di governo a Napoli. Ovviamente io e il mio giornale non c’eravamo. E Il Napoli – E Polis non era il solo ad essere escluso. Così ho dovuto fare il pezzo con le agenzie, qualche “dritta” da Barcellona e molta cazzimma. A saperlo prima avrei potuto chiedere al giornale di pagarmi la trasferta. E invece non solo non è arrivato l’invito a partire con il gruppone comunale, ma nemmeno la notizia ufficiale della delegazione in partenza. Ho mandato una lettera di protesta al sindaco, all’assessore competente, all’Assostampa Campania. Mi aspettavo francamente dal nostro sindacato un poco poco di sdegno. Finora niente di niente. Tuttavia, Dio – si sa – è grande: nella stessa giornata si è concretizzata l’Operazione Canaglia: funzionari arrestati per presunta corruzione nell’ambito di appalti pubblici. Ai domiciliari anche un certo Ruggiero, dirigente capo della Funzione Pubblica al Comune. Lo stesso che il giorno prima, udite, il giorno prima, era stato relatore al convegno del Comune sulla Legalità.
Update: qualcosa fortunatamente si muove: ho appreso che l’Associazione Napoletana della Stampa interverrà sulla vicenda. E probabilmente anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania dirà la sua.