Appunti per una scuola di giornalismo

“A me della politica non frega niente, io mi sono candidato per non finire in galera”. Freccia-rossa Milano-Roma. Marcello Dell’Utri, senatore del Pdl condannato in primo grado a nove anni per mafia, si addormenta, seduto al suo posto, dopo aver mangiato un panino nella carrozza ristorante. Con lui, una guardia del corpo. Poi squilla il telefono e Dell’Utri – faccia dimessa – si sveglia e parla volentieri, a voce bassa.

da Il Fatto Quotidiano,  intervista di Beatrice Borromeo a Marcello Dell’Utri

Il candidato spieghi:

– se Dell’Utri e la Borromeo si trovavano per caso sullo stesso treno o se  viceversa è stata una intervista concordata a bordo di un Milano-Roma (un caso o l’altro hanno valenza ben diversa);
– nel caso di intervista non concordata, se Borromeo e Dell’Utri erano nello stesso vagone o si sono spostati apposta;
– se Dell’Utri parla a voce bassa perché gli altri passeggeri, già infastiditi dalla Borromeo che ha chiesto loro di cambiar posto per sedersi vicino al senatore ( dici la verità eh :-P) gli han chiesto di fare il viaggio in grazia di dio;
– se Dell’Utri si sveglia a causa del cellulare ma poi risponde o se invece si sveglia soltanto;
– quando Borromeo e Dell’Utri hanno iniziato a parlare. A Milano? Verso Firenze, Bologna? Oh, il viaggio è lungo, secondo me ci uscivano due pagine di giornale;
– se il Frecciarossa ha portato ritardo (era carino dirlo, dài).