Lo spot della Campania

Bassolino voleva spendere dai 100 ai 200mila euro per due spot da 30 secondi da mandare al Festival di Sanremo. Propongo questo filmato di 4 secondi: il primo autocompattatore che entra nella discarica di Chiaiano, periferia Nord di Napoli, un tiro di schioppo dagli ospedali e dall’abitato. Una massa enorme di documenti che denunciavano l’assoluta inadeguatezza di quell’area e invece ecco la prima munnezza. Bello spot, vero?

Giustizia Radicale

Radio Radicale ha registrato centinaia di processi, dal Tortora alle Brigrate Rosse a quello per il più efferato omicidio. Ce n’è uno che probabilmente non riuscirà a registrare, digitalizzaree e rendere dunque disponibile ai posteri sul suo sito internet: quello contro Antonio Bassolino e altri sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania. L’altro ieri, a ridosso dell’udienza, erano arrivati segnali confortanti, si parlava già di un via libera, dopo lo stop iniziale voluto nientepocodimeno che dal Procuratore generale.

E invece niente da fare: restano i divieti imposti ai fotoreporter e alle riprese audio e video.  Divieti che nelle scorse settimane furono estesi anche ai  telefonini dei cronisti, costretti a consegnare i cellulari al  posto di polizia all’ingresso del bunker. E qual è il motivo di tanto accanimento? Dicono che se si riprende l’aula bunker di Poggioreale c’è un problema di sicurezza.  Ok, e non ci sono altre aule? Dice che no, non ce ne sono.  E dunque avremo chilometri di pellicola con che so, il caso Pacciani o quello Franzoni e nemmeno un fotogramma di Bassolino in Aula (quando e se ci andrà). Che strano, vero?

Turismo: web da 3,5 milioni di euro alla Regione Campania

Chi conosce la storia di questo blog, sa anche della mia passione per le attività di Campania Digitale, già Talete Campania Digitale, società in house della Regione Campania. Scartabellando  da queste parti trovate una vecchia (ma ancora ahimè attuale) inchiesta sulla sprecopoli dei siti web istituzionali.

Ora, la Regione Campania ci riprova: 3,5 milioni di euro per il nuovo sito internet del Turismo.
Puntuale, il mio pezzo per E Polis e la nuova delibera di giunta.
Casomai qualcuno avesse situazioni del genere sottomano a Napoli e dintorni, beh, siamo qui. 🙂

La classe precaria non va in paradiso (e lei lo sa)

Uno dei motivi di maggior vanto personale è quando chiedono a me del libro “Santa Precaria”, non foss’altro perché quando le domande vengono rivolte a Raffaella, la simpatica autrice – causa timidezza – svicola.
Una delle domande più frequenti rivolte a lei ma pure a me è: «Ma ora s’è aggiustata,  ‘a situazione?». ‘A situazione è lo stato di precariato. La risposta è no e se rispondo io, argomento dicendo che sì, prima o poi s’aggiusterà perchè per i bravi c’è speranza. La sua risposta è invece uno strano mugugno sacramentale che non oso ripetere – rischierei un fulmine in testa  – e l’ultima frase è: «la Regione Campania mi deve dei soldi».
Dalla rabbia diffusa e dal numero di mail che il mio giornale riceve sulla formazione-lavoro, devo dedurre che qualcosa, nella formazione professionale dell’Ente guidato da Antonio Bassolino continua a non funzionare. Non son bastate inchieste, denunce, non son servite le promesse. Qualcosa non funziona: bisogna occuparsene.

Non glielo direi, a miss Santa Precaria e infatti glielo scrivo, così lo legge e non devo sorbirmi il mugugno sacramentale. Però Raffaella ha un compaesano della provincia di Salerno che si chiama Antonello Caporale ed è una firma di punta della Repubblica. Caporale, qualche giorno fa è uscito con un bel pezzo su uno strano bando del  Cnipa che cerca un giornalista “super senior” per un cococo da 100mila euro all’anno.
E ora chi glielo dice a lei che sta con la testa su libri e intanto mugugna bestemmie inenarrabili nei confronti di note associazioni accreditate con la Regione Campania perché non l’hanno pagata, che qualcun altro – età media 55 anni e prossimo alla pensione – avrà un posto da 100mila euro pagato con soldi dello Stato, mentre in Campania ormai anche fare il giornalista finto precario (cioè senza contratto ma pagato meno di un portalettere interinale) è considerato un punto d’arrivo?