Dio si fermò a Eboli. Nel presepe-tendopoli

Dio si fermò pure a Eboli, però poi ebbe a lamentarsi dell’ospitalità riservata al figlio: nientedimeno che qui, nella Piana del Sele una intera piazza è stata occupata da una specie di tendopoli con figure in legno rappresentanti la natività. E così sembra di entrare in una specie di scenografia delirante, concepita da un Tim Burton depresso. Ma ecco a voi alcune immagini significative. E tanti auguri!

Entrare nel presepe. O nel campo di Auschwitz? Su quel cancello ci manca solo la scritta e stiamo apposto.

uh non pensavo che nel presepe ci fossero pure gli indiani. Sulla sinistra, potete apprezzare due pecore di diverso colore che si ingroppano. Uscirà una pecora grigia.

ecco, visto il cartello, questo sarà lo stand della meretrice? Un lavoretto natalizio non si rifiuta mai...

Hanno ucciso un re magio, forse al posto della mirra portava qualcos altro.

Tutte queste sagome sembrano una puntata di "Blu notte" di Lucarelli. Paura eh?

La squola di giornalismo

SATIRA O REALTA’? LO SCOPRIRETE VENERDI’ 17 DICEMBRE ALLE ORE 10 ALLA LIBRERIA “EVALUNA” DI PIAZZA BELLINI
A NAPOLI!

Benvenuti nel programma della nostra Squola di giornalismo io sono il Rettore. Qualcuno l’adda pure mantenè sta barca scurdata. Per piacere posate un centinaio d’euro al volo al volo al parcheggiatore ‘e rimbetto che pure adda magnà.

Volete entrare? Vabbè.
Allora, vi illustriamo il nostro corpo docente:

Gennaro Corpo.

V’è piaciuto ‘o scherz? Ma quando mai, non ve ne andate, non vi incazzate, cara mamma, cara sposa (ah no, chella era Concetta Mobili…) : CARI GENITORI DELL’ASPIRANTE GIORNALISTA.

Picceri’ ‘ o vuo’ fa  ‘o giurnalista? Vuo’ addiventà come INTRO MONTANELLO? Che vuo’? Vuo addiventà come Corona perché almeno chil se ch… a Belen? RAGAZZINO! Sei proprio uno scostumato ma qui alla Squola ti raddrizzeremo.

Veniamo dunque al nostro programma di studi:

1. Storia del giornalismo: comm’è che prima eravamo gente buona che teneva i soldi e mo’ ce puzzamm ‘e famm? I ragazzi devono sapere!

2. Scrittura giornalistica: ‘a vuo’ sape’ scrivere na breve? E se il direttore ti manda a seguire il battesimo del figlio lo vuoi scrivere un grande pezzo con duecento foto (che farai tu?). Noi ti diciamo come fare, simm meglio ro’ Cepu!

3. Psicologia del redattore, psicopatologia del direttore: ma tu davvero nunn ‘e capito niente? Cca’ so tutti pazzi è meglio che ti abitui!

4. Storia e tecnica della marchetta: questo è il nostro fiore all’occhiello. Un pezzo sulla concessionaria che ti ha scontato la macchina? Un marchettone sulla moglie del commercialista che suona l’ukulele? Te mparamme nuje! Una volta uscito dalla nostra sQuola non distinguerai più una notizia da una marchetta. E forse t’abbusche pure qualcosa ‘e sord!

5. Etica giornalistica: teniamo tantissimo a questo corso. Questa etica sarà al centro dei nostri due anni, non temete. Alla fine della SQuola sarà debellata questa drammatica malattia che tanti problemi porta al giornalista!

6. Tecnica della raccomandazione: noi siamo all’avanguardia. Con noi vi infizzate in giornali vecchi e nuovi, trasite ‘e sicco e ve mettite ‘e chiatto!

I Laboratori: nei nostri laboratori ci stanno pure il pasticciere e il cuoco, casomai vulisseve cagnà mestiere e fare il nostro corso di COMUNICATORE MAGNA E BEVI. Nel frattempo, vi mettiamo un computer giocattolo in mano, una macchina fotografica usa e getta e dovete riempire il nostro giornale «”O NGUACCHIO». Avrete al vostro fianco dei tutor di livello:

Pascalino gattamorta: noto pregiudicato condannato a scontare ore nelle politiche sociali. Però sa contare (fino a 8).

Titina l’esaurita: moglie di giornalista che per vendicarsi del mondo farà diventare tutti come il marito Giovannone l’isterico.

Annamaria ‘o masculone: ha una mano di 3 kg. Se sbagliate a parlare v’abboffa ‘e mazzate.

I COSTI:

Cara amica, cara sposa! Per la gioia della tua casa ti offriamo il  giornalismo a prezzo di costo. Diecimilaeuro senza interessi in comode rate passerà un nostro incaricato a ritirare ogni mese (e dategli la mazzetta altrimenti se ncazza).

Che cosa vuoi più dalla vita? Un Lucano? E vattello ‘a piglia o bar ‘e rimbette che tiene pure il panorama!

Titoli di libri da offrire per pubblicazione a nota casa editrice milanese

  • Napoli e la camorra: un binomio possibile?
  • I Casalesi e il loro contributo all’edilizia campana
  • Camorra e politica: una bella storia di fantascienza
  • Il 41 bis (libro con comodi inserti da staccare, compilare e restituire ai parenti durante i colloqui del venerdì)
  • L’emergenza rifiuti, la gabbianella e il gatto che le insegnò a magnare nei sacchetti. Favola
  • Intercettare è un po’ come morire – horror
  • L’Amore vince sempre sull’Invidia e sull’Odio – bestseller.

Un sindaco leghista a Napoli, atto unico

Atto primo, scena I

esterno, giorno
Un’auto blu si ferma sotto Palazzo San Giacomo. Dal lato destro della vettura scende un uomo, è al telefono.

SINDACO LEGHISTA: (all’interlocutore): sai come diciamo da noi? legge vicentina, dura dalla sera alla mattina. Eh? Se farò tutto quello che ho promesso prima delle elezioni? Ahahah, se le parole pagasse dazio, saria un afar serio! Aspetta, ti richiamo, qui c’è già casino…maledetti terroni!

LSU IN CORO
: ‘O POSTO CE STA/ MA NUN CIO’ VONNO RAAAAAAA / SO VONNO VEEEEEEENNNEREEEE!!

SINDACO LEGHISTA
:  Oeh, iniziamo bene! Cosa sta succedendo qui! Andate a lavùrare, dàiii!

LSU IN CORO
: SINDACO, SIAMO GLI LSU DEL COMUNE! LAVORIAMO PER TE. MA CE LO DEVI DIRE TU COSA CAZZO DOBBIAMO FARE!

SINDACO LEGHISTA
: Uè Napoli! Non mi fate mica pena…massa bon te passi da mona e mi’ no so’ un coion!  Andate a lavorare, risolvete i problemi… ci sono i rifiuti, c’è la camorra!
LSU IN CORO
:  SINDACO… CHE CAZZO DICI? I RIFIUTI LI HA TOLTI BERLUSCONI, LA CAMORRA L’HA ELIMINATA MARONI! CHE CAZZO FACCIAMO?

SINDACO LEGHISTA: Ah, vero. (cazzo, son furbi i terroni…). Insomma! Chi comanda qui? Ehi, tu… te cave e recie! La PADANIA NON VUOLE PAGARE PIU’ PER VOI DOPO CENTO ANNI!!!

LSU: Sindaco, a parte che forse dimentichi che il Regno delle Due Sicilie al momento dell’annessione aveva due volte più monete di tutti gli altri Stati della penisola messi insieme e non lo dico io ma Francesco Saverio Nitti, ma tu ti sei candidato a Napoli per dimostrare che il “Modello Lega Nord” funziona. E allora? FACCI LAVORARE!!!!

SINDACO LEGHISTA: e allora andate a zappare la terra anziché fare i Casalesi, neh!

LSU: Già. Facile dire così, vero? Eppure tu dimentichi che le discariche della Campania sono piene di rifiuti del tuo bel Nord Est. E non lo diciamo noi, lo dicono anni di inchieste.  Col cazzo che la terra la zappiamo, ora. Ci cresce il veleno.

SINDACO LEGHISTA: Uè terùn, ma tu parli bene. Sarai mica un infiltrato del Pd?

LSU: Macché. Sono laureato, sposato e con un figlio. Vivo al rione Sanità. Ottocento euro al mese non sono un granché, ma riesco a campare, mi do’ da fare, lavoro anche la sera…

SINDACO LEGHISTA: EH? Brunetta Zaia e Galan non me l’avevan mica detto che qui ci son persone così, quando mi hanno candidato a fare il sindaco di Napoli. Mica come il figlio dell’Umberto che…vabbè ci siamo capiti!  Questo è un guaio: se capiscono che a Napoli c’è gente così chi cazzo ci vota più al Nord? Che dice, dottore, forse è meglio che tolgo il disturbo e vi lascio soli col vostro dolore?

LSU
: Ma sì. Io per ringraziarla mi metto la maglietta di Maradona e vado a fare ammuina in strada ripreso dalle telecamere del Tg1.

SINDACO LEGHISTA: e allora arrivederci

LSU: arrivederci.

(fine)