C’è Posta per te si ricorda che l’Italia è povera e le banche non danno mutui. Campagna elettorale?

Il povero siciliano che raccoglie lumache per venderle e sfamare la famiglia, “assistito” da Gerry Scotti che fa il suo sproloquio sui politici che rubano. La coppietta di Taranto che vuole sposarsi ma non riesce ad accendere il mutuo e Maria De Filippi se ne esce con l’Ilva e le banche che non danno fiducia se non a chi i soldi già ce li ha.

Insomma: “C’è posta per te”, Canale 5, prima serata del sabato, pubblico di anziani e di coppie di lungo periodo (magari proprio quelle che risparmiano per sposarsi) scopre oggi che ci sono i poveri in Italia. Che sta succedendo? Non potendo spostare i voti si sta trasmettendo il messaggio che “è tutto uno schifo” e che il voto non conta un cavolo? Sfiducia al cambiamento alle urne, sottomessaggio “disertare” ? A chi giovi, eventualmente, tutto ciò, una idea ce la siamo fatta: a quelli che sanno di perdere. E che non potendo appunto vincere, cercano almeno di scavare e togliere terreno.

One Comment

  1. Caro Ciro, ammetto di non aver visto la puntata della De Filippi (e non a vedrò, scusa lo snobismo). Posso dirti però che per ovvi motivi in questi ultimi due anni e mezzo ho seguito attentamente la presenza del tema “lavoratori” nei vari format nostrani. 2010: ne parlava solo santoro. Ma nell’ultimo anno ho visto gli operai anche da Porta a Porta e da Chiambretti. Tu sei attento: mi fido della tua interpretazione. mi permetto solo di suggerire che – considerazioni di campagna elettorale a parte – il fatto di invitare i lavoratori, perfino dalla de Filippi può voler dire anche un’altra cosa: siamo talmente fottuti che ormai anche là devono parlarne. Chiunque ha un parente disoccupato o cassintegrato, parliamone anche qui che il trend è quello. E fa audience. Un caro saluto.

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