Assumiamo per dato certo che per smuovere l’Italia politica è al momento più difficile agire sul Nord che sul Sud. Se siamo convinti di questo, il resto è facilmente spiegabile. È come mettere gli occhiali 3d. Prima vedevi tutto sfocato e in tre colori, ora prende dimensione.
Capisci anche perché il programma di Fazio e Saviano è tutto incentrato sulla questione “non solo Sud” (le mafie, i rifiuti, la connivenza criminalità-politica, eccetera). Bisogna scuotere la parte di giù dello stivale. Ora si può farlo, facendo leva sulla questione Lega, sulle mafie sempre d’attualità, sui condannati Pdl e ovviamente, sul dramma rifiuti.
Tutto legittimo, alcune questioni sono anche sacrosante, non è un caso che FazioSaviano – al di là delle enormi contraddizioni che non sto qui a ripetere – sia uscito dal severgniniano (bella, eh?) “five million club”, toccando cifre d’ascolto a due zeri finora legate solo al calcio o a Sanremo.
Ecco, è legittimo e finanche giusto per certi versi. Basta saperlo, aprire gli occhi. Senza stropicciarli e applaudire impazziti, gridando al miracolo.
Non ho capito.
“al momento più difficile agire sul Nord che sul Sud”
“Bisogna scuotere la parte di giù dello stivale. Ora si può farlo…”
scuotere il Nord, convincere quella parte del Settentrione che ha votato Lega abbandonando il centrosinistra è al momento difficile, dunque occorre puntare sul Sud. Puntare sul Sud che significa? Significa agitarlo, scuoterlo. La mafia? I rifiuti? Non solo al Sud, quindi il messaggio che passa è “non è solo colpa vostra”. Messaggio vero, ma il concentrarsi di trasmissioni tv e inchieste giornalistiche con lo stesso tema dovrebbe far riflettere.
Aldo Grasso ha detto che il programma è il calco di una messa, con Fazio come officiante e Saviano come Cristo in croce. La cosa mi ha ricordato il tuo post su Padre Maronno 😀