Che sia buona, sia paziente, sempre allegra, divertente: le primarie per il sindaco di Napoli

Le primarie del centrosinistra e più in generale il sabba infernale per la scelta dei candidati a sindaco di Napoli mi ricordano molto quella scena di “Mary Poppins” in cui i due bambini pestiferi ma bisognosi d’esser capiti cantano la loro letterina con le qualità della “tata perfetta”.

Già. Qual è il sindaco adatto alla Napoli e ai napoletani del 2011? Veniamo da anni formidabili, nel senso etimologico più stretto del termine. Rosa Russo Iervolino è stata definita – sbagliando – un sindaco “mamma” o “nonna”. È stato invece un sindaco con spalle larghe che è finita a fare il traghettatore. All’inizio faceva parte d’una flotta che ben presto si è trovata non solo senza navi, ma pure col mare in burrasca,  destinata alla deriva amministativa, devo dire soprattutto per demeriti altrui.
Quel che resta del giorno di Rosetta è la possibilità di raccattare fondi europei sfuggiti al controllo d’una Regione Campania bisognosa di risorse e politicamente, la necessità di buttarsi a rive gauche, mettendo avanti una certa sinistroide ideologia dell’impossibile (acqua gratis “per tutti”, servizi gratis “per tutti”, lotta al governo leghista che tutto taglia e non pensa al Sud).
Intanto abbiamo la questione urbanistica irrisolta (il piano casa regionale, per non parlare delle solite trite discussioni sulle due periferie est e ovest) così come quella delle politiche sociali assolutamente ingarbugliata: il Comune non ha soldi, non ne avrà in futuro, per questo ha annientato il sistema delle ditte private, perché non può pagarle. Evito di parlare della questione vivibilità (strade, smog, viabilità, servizi) sotto gli occhi di tutti.

Gli ultimi mesi della Iervolino saranno importantissimi per coloro che verranno. Al netto di inchieste giudiziarie che pure potrebbero scuotere la politica napoletana, Rosetta ha bisogno di portare a casa non un lavoro di squadra – è troppo tardi e mediaticamente non funziona – ma un ennesimo “grande evento”. Potrebbe essere qualcosa legata al Forum delle culture (che però avrà luogo nel 2013, troppo tardi) o all’Expò dello Spazio (che però è un evento “di nicchia”)? So solo che per ora sono situazioni lontanissime dalla città reale. Penso al “Napoli Teatro Festival”, una cosa costata milioni d’euro e destinata ad una nicchia: se Forum ed Expò saranno così, meglio prendere le distanze subito.

L’Amministrazione che verrà dopo le Comunali 2011 si troverà davanti una situazione di caos generale (e fin qui…) e soprattutto un Palazzo San Giacomo versione arlecchino: tante “pezze a colore” per coprire situazioni più o meno drammatiche (welfare, bilancio gruviera, lavori bloccati, vivibilità sottozero, dirigenza amministrativa da rifondare). Difficile pensare che un incantatore di serpenti, un pifferaio magico riesca a stupire durante queste elezioni. Che, a meno di clamorosi colpi di scena, si preannunciano come preludio alla noia e al basso livello degli anni a venire.

One Comment

  1. La vera tata (con spiegazioni in spagnolo) per Napoli:
    http://www.youtube.com/watch?v=mDeyZWPaiVI
    🙂

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