Elton John e l’occasione mancata di Piedigrotta

But the sun’s been quite
kind while I wrote this song
It’s for people like you that
keep it turned on

Elton John -Your song

Molti si sono scandalizzati per i 750mila euro pagati da Comune di Napoli, Ept e Regione Campania a Elton John per il concerto di piazza Plebiscito, clou della Piedigrotta 2009. E questo è un fatto.
È un fatto acclarato anche che Napoli in quest’estate strana, torrida, si sia distinta  in negativo per casi di omofobia. Aggressioni, atti di intolleranza verso giovani omosessuali e verso chi – con coraggio – s’era messa in testa di difenderli in pubblica piazza ed ha incassato botte e indifferenza.

Fino a qualche anno fa ero straconvinto  che Napoli non sarebbe mai potuta essere toccata da un odio di questo tipo.
Sono nato e cresciuto in un quartiere popolare, nei bassi che si affacciano sul mio vicolo, ci sono i femminielli. Mai che nessuno del quartiere li abbia considerati diversi.  Una sera di qualche anno fa,  il compianto Sergio Piro, mi spiegava di come la cultura del femmeniello, fosse alla fine diventata un antidoto tutto partenopeo all’omofobia.

Questo che c’entra, con Elton John, con i casi di omofobia a Napoli?
C’entra, perché l’arrivo di Sir Elton si sarebbe potuto trasformare in un’occasione  staordinaria, in un tentativo di riconciliazione, attraverso la musica di un uomo che vive la sua vita di gay orgogliosamente, alla luce del sole, di quella parte della città  – mi ci metto anche io – ferita, mortificata e dispiaciuta per quel che è accaduto in quest’estate di stupidi e violenti.
E invece, nulla di tutto questo. La pulcinellata di Piedigrotta è archiviata: ai posteri un accenno di ‘O sole mio col pianoforte e una passerella di politici sotto il palco. Si poteva, si doveva, pretendere molto di più.

5 Comments

  1. […] Se solo qualcuno avesse pensato di trasformare il concertone di piazza (e connessi euri) in un rito di riconciliazione, invece di puntare come al solito su ‘O Sole mio e passerella (dei carri e dei […]

    Rispondi

  2. …le malelingue avrebbero parlato di altro tipo di strumentalizzazione, tipo Luxuria all’ “Isola dei famosi”.
    Peraltro, mi lascia perplesso quell’auspicio del “rito di conciliazione”, temo che gli episodi di intolleranza non sarebbero finiti con un concerto, che è stato SOLO un concerto, di un grandissimo artista, riuscito, perché seguito da 100mila persone in piazza e chissà da quante altre in Tv. Quanto alle “passerelle”, sono inevitabili in questi casi (ma non assicurano voti).

    Rispondi

  3. […] press quotidiano Il Napoli) sorvola per un momento sulle cifre spese dall’amministrazione e, dalle pagine del suo blog, fa una riflessione sui recenti casi di omofobia “Questo che c’entra, con Elton John, con i […]

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *