Tutti in salvo, arriva il Super Cronista

Dice  che a Napoli ci sta questa specie di fetecchia di supereroe, tale Entomo.

Sappiatelo, nunn è nisciuno rispetto al Super Cronista.

Si chiama così perchè al giornale dove lavora da abusivo – versione sfigata di Clark Kent –  gli hanno insegnato che non deve qualificarsi come giornalista prima di aver preso il tesserino di pubblicista. Trattasi di un supereroe presente solo nelle aree metropolitane. Lui, col suo mantello rosso, vola in lungo  e in largo sulla città, sfidando le polveri sottili che ammorbano l’atmosfera vesuviana, alla ricerca di notizie e notiziuole. Una colonna fecale scassata in una casa popolare? Due vasciaiole che si fanno lo strascino? Corteo di centocinquanta disoccupati organizzati della lista “Lavoro a noi o ci lavoriamo le vostre sorelle”? Un incidente stradale tra un Suv e un’Apecar in cui il Suv è uscito distrutto? Super Cronista vola sul luogo, fa le foto (così bene che durante l’incidente pensano sia un perito dell’assicurazione) intervista 1001 poveri cristi poi torna in redazione e scrive un’apertura da 55 righe, un appoggio, le “proposte di titolo” (proposte un cazzo, poi le mettono tali e quali in pagina) e dato che ci sta, scrive pure le didascalie e il colonnone di ventidue brevi-marchette in un’altra pagina.

Super Cronista, il supereroe sempre pronto ad intrevenire: la domenica si trasforma in esperto di sport minore e va a seguire la Vattelapeschese che gioca lo spareggio in serie GNI davanti  un pubbico inferocito. Poi torna in redazione e scrivendo il quinto articolo sulle punizioni di tal Gattapone, il difensore con la mano offesa, intanto apre l’opuscolo della Scuola di Giornalismo “Beata Caterina Volpicelli” il cui slogan è  «Se impari a mettere l’acca è già un miracolo». Alla voce: retta annuale c’è un 5 seguito da tre zeri e il Super Cronista ogni volta che lo legge si ricorda che per lui, super precario piazzato a 50 euro alla settimana, è come la kriptonite per il collega Supermen. Il suo effetto collaterale è però uno sporadico meteorismo con diarrea, quindi corre al cesso.

Ebbene Entomo, stai aparato: il Super Cronista ti lancia il guanto di sfida e ti garantisce che ti fa fare tutta via Marina a calci nel culo nonostante il traffico sulla corsia preferenziale.

(dedicato a tutti i colleghi precari che si fanno un culo così)

4 Comments

  1. E si chell’ ca’ si fratè!!!! 😀

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  2. HAHAHAHAHAHAHA!

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  3. storia eccezionale!
    un solo dubbio: la c sul petto sta per cronista o per il cognome di un collega non proprio alto quanto il superoe?
    un abbraccio

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  4. Peppe Porzio 18 Marzo 2009 at 13:45

    Nel far fare a Entomo l’intero percorso di via Marina a calci nel culo, caro Super Cronista, imponigli anche di fare una conta di tutte le buche, suddividendole in antiche, recenti, di nuova creazione e potenziali (laddove l’asfalto mosta punti a “tienimichetitengo”). Ti ricordi, Super Cronista, quando l’hanno fatto fare anche a te??? A via Marina, al Rettifilo, al corso Garibaldi, al corso Vittorio Emanuele (con l’bbligo di camminare in salita), e di fotografarle pure tutte quelle centocinquantaeppassa buche???

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