I negri dei Verdi. Del caso Poletti

«Ci sedemmo dalla parte del torto
visto che tutti gli altri posti erano occupati»
(B. Brecht)

Strana, la vita. Anche quella delle notizie. Da due giorni Roberto Poletti, deputato dei Verdi, scrive lenzuolate su Libero – ieri è approdato a Matrix – nelle quali racconta vizi e vizi (virtù non ve ne sono) dei parlamentari. Che ne so, dal timbro autoinchiostrante all’appartamento, dal portatile (costo 3mila euro) alla fornitura trimestrale di cancelleria, fino a tutti i permessi, tessere, deroghe.
È diventato il paladino dei giusti e degli onesti. Tuttavia.
Già, perché Poletti è quello che gridava – riportato sempre su Libero (ma l’articolo era stato pubblicato dalla Padania) – le seguenti cose: «quando ci libererete dai negri, dalle puttane, dai criminali, dai ladri extracomunitari, dagli stupratori color nocciola e dagli zingari che infestano le nostre case, le nostre spiagge, le nostre vite, le nostre menti?».

Ps: Poletti non s’è lasciato perdere l’occasione di dare addosso a Fiorello Cortiana che non conosco bene ma che secondo me scrive invece cose molto giuste.
E visto che ci siamo: qui l’elenco completo delle dichiarazioni dei redditi di senatori e parlamentari.

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