La casta del Comune di Napoli va allo stadio, i siti web regionali sprecano milioni. E a Vigliena si

Due giornate di fila in Consiglio comunale. Molte, troppe anche per uno stomaco abbastanza resistente come quello del sottoscritto.
Primo giorno: si approva il bilancio ma la vera notizia, la più gustosa, è che i consiglieri comunali di Napoli sono arrabbiati. A loro non basta andare gratis allo stadio, vogliono entrarvi senza nemmeno l’invito per la tribuna autorità, vogliono l’accesso come i deputati: col tesserino. E per di più, vogliono la garanzia di un posto in prima fila. Qui l’ordine del giorno bipartisan firmato da una quarantina di consiglieri, qui il mio pezzo su Il Napoli.

Secondo giorno: per motivi tecnici il fatto dello stadio non è più discusso. Ma la frittata è fatta e i politici nostrani se la prendono – al solito – coi giornalisti. Ma la cosa più divertente è stata pubblicare oggi la prima parte di una inchiesta sui siti web istituzionali. Solo la Regione Campania ne ha 96 (censiti, chissà quanti finanziati e nemmeno censiti). Senza parlare poi di quelli finanziati e mai partiti.

E sempre ieri, in Consiglio comunale, lo sparuto comitato anti-centrale elettrica di Vigliena, periferia Est di Napoli è esploso contro il centrosinistra (Ds in particolare). Qui un bel pezzo di Gianni Solla di qualche tempo fa. Ovviamente è stato immediatamente sgomberato. Scritto un altro pezzo pieno di rabbia. Una signora tra le lacrime: «eravamo tutti comunisti, ora ci vergognamo di esserlo stati».

3 Comments

  1. GIOVANNI BORRELLI 7 Ottobre 2007 at 20:05

    GIA E A VIGLIENA SI MUORE E NOI DI S. GIOVANNI LO STIAMO DICENDO DA ANNI!!!” grazie sinistra!

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  2. Grazie per la citazione del nostro blog, ammiriamo molto il vostro lavoro e siamo assidui lettori del giornale IlNapoli in versione pdf.Continuate così!!

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  3. eduardo grazie a voi, che avete riportato il pezzo di quello che secondo me è uno dei migliori narratori napoletani attuali, ovvero Gianni Solla (e non perché scrive sul Napoli, lo leggevo da mooolto prima)

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