Pubblicità

Tg è un acronimo che in Italia è da tutti riconosciuto per indicare il telegiornale. Ora, mi dico, perché sempre più spesso vedo finti telegiornali che pubblicizzano prodotti, società finanziarie, mobilifici? E’ giusto, è lecito, è legale – mi chiedo – utilizzare un finto contenitore giornalistico con caratteristiche del tutto simili a quelli veri, per far passare una pubblicità, ovvero la proposta d’acquisto di un prodotto (dunque priva di caratteri di pertinenza, verità, continenza, oggettività) come una notizia che invece dovrebbe avere queste caratteristiche? E’ giusto che l’indicazione “informazione pubblicitaria” sia in sovrimpressione nell’angolo del video in corpo 5, praticamente invisibile a tutti?

E dove sono le associazioni di consumatori, il garante della pubblicità, ma soprattutto, dove è l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa?

Ps: altra cosa, ma non c’entra niente con quanto detto sopra. A Napoli c’è una ditta che trasmette – a sei mesi dalla sua morte – degli spot-sketch che hanno come testimonial Mario Merola.

One Comment

  1. Sì, c’è una emittente che manda in onda un tg flash su un negozio di mobili che non ha “nulla da invidiare” alla mitica “Giannetti Mobili” frequentata anche da Mario Merola (in vita).
    Nessuno che si scandalizzi: giornalisti pubblicisti che “conducono” questi tg, Carta dei Doveri, legge 69/63. Che roba è? Di che parliamo? E’ “normale” fare i professionisti per un’azienda editoriale e fare gli uffici stampa per eventi o altro di cui in quell’azienda si parla e si “diffonde” su carta o nell’etere…. Corecom? Che roba è? A che serve? Contratti nei giornali locali? Ma và! Ordine e associazioni stampa? Si girano spesso dall’altra parte…..
    Ispettorato del Lavoro? Ma allora stai scherzando? Quando è che “impari a campare”? ……

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