Vermicino 2.0

La vicenda di Sarah Scazzi, si è conclusa tragicamente in diretta: da “Chi l’ha visto” la madre ha appreso della morte della figlia. Non una notizia secca, una serie infinita di smentite e controsmentite. Cosa peggiore, ha appreso che forse si trovava nella casa dell’assassino, lo zio di Sarah.
Si è esagerato? Si doveva fermare prima? Io non lo so, davvero. Fin dove ci si può spingere?

Senza vergogna

Non metto i nomi per evitare fastidi (la vita ne è già piena) ma la storia è vera

Un bel dì squilla il cellulare.

– Eh! (sì, a volte rispondo così).
– Ciao, tu sei il Giornalista Radicato sul Difficile Territorio?

– Beh, con qualche sforzo…
– Sì, bene, io sono
l’AccountMultimediaFactcheckOpenspace della Nota Trasmissione contro le Ingiustizie Planetarie della Grande Televisione Nazionale.
– Piacere
– Ci ha dato il tuo numero il tuo carissimo amico…
– Chi? …Ah ok. Scusa, ma sto lavorando: posso aiutarti in qualche modo?
– Ascolta, tu nel 1312 scrivesti un articolo su una emblematica vicenda che il mondo intero non si è cagato di striscio. Ricordi?
– (pensiero: niente resterà impunito quando scrivi, tienilo a mente). Sì, probabilmente l’ho scritto, quindi?
– Vedi, la Nota Trasmissione contro le Ingiustizie Planetarie della Grande Televisione Nazionale vuole i protagonisti di quella vicenda, informazioni sull’evoluzione della storia e eventuali indiscrezioni e……
– …
– …vorremmo anche che tu parlassi con i protagonisti, che tu acquisissi documenti, testimonianze  e quant’altro. Ci dovresti aiutare insomma. Gratis, insomma. Ma è la Grande Televisione Nazionale che te lo chiede.
– Beh, se faccio mente locale posso dirti che… (frush frush) ma chi è?
– Eh no ciao, sono la collega del tizio che con cui stai al telefono, sto ascoltando la telefonata in viva voce senza dirtelo.
– Gentile da parte tua
– Sì dacci una piccola mano (piccola?) però ti raccomandiamo una cosa. E su questo siamo rigorosi.
–  Sentiamo.
–  Tu mai. Dico mai e poi mai, devi menzionare alcun eventuale tuo collegamento con la Nota Trasmissione contro le Ingiustizie Planetarie della Grande Televisione Nazionale. Sai, tu devi solo trovarci le notizie, poi il resto lo confezioniamo noi.
–  A parte  che io un lavoro ce l’avrei già, ma poi scusate, a che titolo mi presenterei  a chiedere informazioni su una cosa così delicata?
–  Eh noi vi conosciamo a voi.
– Eh?
– Sì, vi piace dirvi della Grande Televisione Nazionale, ma non si può.
– Ok, mi farò sentire io. Sicuro.
– Quando?
– Presto, prestissimo.
– Ci contiamo!
– Contateci pure.

Raisat, abbiamo un problema

raisat

Mai sentito di rivoluzioni indolori. Quella del digitale terrestre e del satellite vede perdenti non la Rai nè Mediaset o Sky, La7, le tivvù private. Perdiamo noi: l’offerta di qualità paradossalmente si spezzetta, si assottiglia. La vicenda della chiusura di Raisat Extra raccontata da Aldo Grasso sul Corriere della Sera è emblematica. Risultato: addio a trasmissioni giornalisticamente molto valide, come “Menabò” dedicata a come si fa un giornale con tanto di reality delle riunioni di redazione del mattino (le cosiddette “messe cantate”) e “Seguirà buffet“,  spassoso programma su un’altra liturgia giornalistica, quella del post-conferenza stampa. Spero almeno li ripropongano su web.
Rivoluzione, vincitori, sconfitti e macerie: ieri, il sito di Raisat, si presentava tristemente in manutenzione.

Aaa giornalisti cercasi in Rai e in Bbc. Che differenza, però

La Rai, Radio televisione italiana ha deciso che dobbiamo convincerci che è trasparente come una casa di vetro. E ha quindi messo on-line le procedure concorsuali dei contratti a tempo determinato (leggasi contratti da precario).  La Rai dovrebbe essere lo specchio del Paese, lo è solo nelle cose peggiori: i requisiti del bando sono laurea con 110/110; massimo trent’anni d’età (classe 1978); tessera da giornalista professionista. Somma tutti questi requisiti e avrai un allievo delle scuole di giornalismo, non un cronista di strada, un collega cresciuto sul campo, vil razza dannata. A questo punto, è decisamente più seria la “selezione” di Michele Santoro per Anno Zero che non c’entra niente col giornalismo ma almeno è reale, è lo specchio di questo Paese.
Insomma, in Rai è così, ma nel resto d’Europa? Io non voglio far ricerche, ma la Bbc (eh già, sempre lei) ha una pagina dettagliata su tutte le posizioni aperte nel Gruppo. Ma basterebbe andare sul Guardian job. Alla voce giornalisti cercasi.

Update: su Infodem lo scontro Usigrai-Ordine dei giornalisti

Update 2: su Articolo 21 petizione che chiede il cambiamento  dei criteri d’accesso al concorso.