L’arresto di Mennetta (che non guardava Beautiful ma ‘o Zappatore)

Ho sempre pensato che prima o poi la conoscenza approfondita della sceneggiata napoletana mi sarebbe servita anche in cronaca. Antonio Mennetta, il giovane camorrista dei “Girati” di Scampia, in guerra con gli  “Scissionisti” e protagonisti di una sanguinosa faida nell’area Nord di Napoli, è stato arrestato ieri. E nelle immagini diffuse dalla polizia subito dopo l’arresto, nel tentativo di carpire qualche particolare in più, tutti si sono soffermati su cosa trasmetteva la tivvù, accesa, in quel momento, nell’appartamento di Scafati (Salerno) in cui è stato arrestato Mennetta.

Un fotogramma, giusto un fotogramma:  un giovane, ciuffo scuro e  mascella volitiva, vestito in frac. Uno, più uno, più uno, uguale Ridge Forrester di Beautiful. E quindi per molti giornali il “boss” prima di finire in manette stava guardando il mascellone della storica soap opera. Errore. Sarebbe bastato guardare un microsecondo in più per rendersi conto che si trattava della scena madre di «’Zappatore», la sceneggiata più nota di Mario Merola.

Narcos in rete, il blog della cronaca nera

Il Blog del narco, sito web messicano nel quale vengono postate informazioni sui delitti commessi dai trafficanti di droga, è probabilmente unico al mondo. La cosa allucinante sono le immagini, davvero cruente, pensateci prima di cliccarle, degli omicidi commessi in una terra in guerra: 21.500 morti dal 2006 in poi. Le fonti sono polizia, semplici cittadini ma, si suppone anche gli stessi narcotrafficanti. Il tema di un blog sulla sola cronaca nera è affascinante, potrebbe essere realizzabile anche a Napoli, ad esempio su Scampìa.

Roberto ‘o ministro. Qui non siamo a Barbiana

Fnac di Napoli, qualche settimana fa, presentazione dell’album di Meg (e gli inciuci fateli fare alla grande Candida Morvillo, lei può).

Ragazzo curioso da Fnac: «Ciao»
Eletto+scorta: «…»
Ragazzo curioso da Fnac: «Ma tu….»
Eletto+scorta: (sorride a 78 denti poi abbassa la testa e si guarda le punte delle scarpe)
Ragazzo curioso da Fnac: «Ma tu sei…..OBBERTO SAVIANO
Eletto+scorta: «Sì, sono io»
Ragazzo curioso da Fnac: «OBBE’ forse ti ricordi di me, sono amico tuo su Myspace. E comunque sei grande!»

Vabbè, in fondo non è colpa sua, anzi, per quel pochissimo che ne so, Roberto Saviano è assolutamente lontano da comportamenti arroganti. Poi però leggo che vuole fare il ministro  dell’Istruzione. O meglio, si lamenta perché i guaglioni protagonisti del film “Gomorra” sono stati bocciati a scuola.  Salvo essere in parte clamorosamente smentito dagli stessi insegnanti, in un pezzo sul Cormez di oggi.
Nessuno gliel’ha spiegato, a Saviano, che non serve avere i complimenti da Napolitano o il premio della giuria a Cannes. A scuola serve studiare. E basta.

Caro Roberto, che torto avrebbero fatto quei professori che si fanno quotidianamente il culo in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini come te, promuovendo chi va  a Cannes solo perché è andato a Cannes e bocciando chi resta solo perché resta? Bisognerebbe cambiar tutto, forse, ma qui non siamo a Barbiana e Don Lorenzo Milani non c’è più.

Spaccio di musica e di poesie. Chissà cos’accadrebbe a Scampìa

La vicenda I-Doser, le musiche “droganti” (sto ascoltando quella al peyote, magari scrivo meglio oggi) è trattata col solito rigore sul blog anti-bufala di Paolo Attivissimo.  Stando le cose così come sono state dipinte, a Scampìa già si fregano le mani: al posto delle siringhe spunteranno gli iPod da attaccare ad una porta usb. Già vedo pusher intorno ad un computer e vedette armate di computer portatili e bluetooth pronte a spostarsi alla bisogna.

A questo punto, visto che  ci sono le droghe mp3, perché non dare vita ad un sogno, quello di Paolo Rossi: gli spacciatori metropolitani di poesie. Che sballo, farsi di Montale e Ungaretti  sotto lo sguardo e l’olfatto vigile di poliziotti e cani “anti-lettura”.

«Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me / In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you»