Aaa giornalisti cercasi in Rai e in Bbc. Che differenza, però

La Rai, Radio televisione italiana ha deciso che dobbiamo convincerci che è trasparente come una casa di vetro. E ha quindi messo on-line le procedure concorsuali dei contratti a tempo determinato (leggasi contratti da precario).  La Rai dovrebbe essere lo specchio del Paese, lo è solo nelle cose peggiori: i requisiti del bando sono laurea con 110/110; massimo trent’anni d’età (classe 1978); tessera da giornalista professionista. Somma tutti questi requisiti e avrai un allievo delle scuole di giornalismo, non un cronista di strada, un collega cresciuto sul campo, vil razza dannata. A questo punto, è decisamente più seria la “selezione” di Michele Santoro per Anno Zero che non c’entra niente col giornalismo ma almeno è reale, è lo specchio di questo Paese.
Insomma, in Rai è così, ma nel resto d’Europa? Io non voglio far ricerche, ma la Bbc (eh già, sempre lei) ha una pagina dettagliata su tutte le posizioni aperte nel Gruppo. Ma basterebbe andare sul Guardian job. Alla voce giornalisti cercasi.

Update: su Infodem lo scontro Usigrai-Ordine dei giornalisti

Update 2: su Articolo 21 petizione che chiede il cambiamento  dei criteri d’accesso al concorso.

La Annunziata, in mezz’ora nemmeno l’ombra di una vera domanda a Padoa-Schioppa

Per tutta la settimana sono stato tentato di commentare le stramberie di Tommaso Padoa-Schioppa, il nostro ministro delle tasse. E vabbè, lasciamo perdere. Oggi su Raitre è ripreso “In 1/2 h” di Lucia Annunziata, proprio con una intervista al simpatico economista col fratello amante dei libri.
Sono stato per mezz’ora davanti alla tv come Nanni Moretti, aspettando che la Annunziata mi vendicasse, o quantomeno chiedesse conto di quel “bamboccioni” così mortificante e umiliante per tanti ragazzi. E invece ne è uscita una esaltazione di questo grande uomo di Stato, amato dai giornali economici europei, rispettato dai metalmeccanici. E sul bamboccione, una battuta soltanto. Ma non di Padoa-Schioppa, ma della Annunziata, che si lamentava di come i giornali avessero ricamato su quest’affermazione scordandosi invece di un grande incarico ricevuto dal Nostro.
Mi accorgo dunque che la carica degli ex Manifesto in Rai, strenui difensori del giornalismo arrabbiato ora ha cambiato registro. E mi dispiace perchè i suddetti erano due modelli, per me.
Ma ve la ricordate l’intervista della Annunziata a Berlusconi? Perché con Padoa-Schioppa non è stata così aggressiva?

Ps: domanda: se curi la comunicazione del ministro dell’Economia e vuoi sviare una attenta analisi della Finanziaria da parte dei media generalisti cosa fai?
risposta: cerco di innescare polemiche stupide su questioni serie.

No, non è la Bbc (e nemmeno Studio aperto)

La storia del pane della camorra (risalente a 10 anni fa)
La storia della ragazzina inglese infilzata dal piercing (1 giorno fa)
La storia degli orsi uccisi in Abruzzo con appoggio su orso Yoghi, orso Baloo e Winnie Pooh (2 giorni fa)
La storia di Lady Diana e la sua ultima foto
La storia di Britney Spears e tutti i suoi guai
La storia del testamento di Pavarotti.

No. Non è la Bbc. Nemmeno Studio Aperto, però. È la scaletta di mezzo Tg1 delle 20(che si becca una smentita in diretta, citato Emilio Colombo al posto di Furio Colombo…)

Raitre, mercoledì Cronisti di strada

Nel documentario c’è anche il mio lavoro. Se vi va, guardatelo, è una “fotografia” sincera su come si fa giornalismo a Napoli.

In tre puntate la verità dei “Cronisti di strada

Un anno per le strade di Napoli, accompagnati da giovani giornalisti, che nel loro duro ed imprevedibile lavoro, raccontano una realtà complessa, violenta e vitale La miniserie, diretta da Gianfranco Pannone e scritta da Paolo Santoni, andrà in onda su Raitre il 14, 21 e 28 febbraio 2007, alle 23.10

Cronisti di strada

Un documentario in tre puntate ideato e scritto da Gianfranco Pannone e Paolo Santoni Prodotto da Rai 3 e Ready Made Per la regia di Gianfranco Pannone
Fotografia Tarek Ben Abdallah e Romano Montesarchio Montaggio Federico Schiavi e Giuseppe Treppiccioni
Musiche di Daniele Sepe

Italia 2007 – 50′ x 3 In onda su Rai tre il 14, 21 e 28 febbraio alle 23:10

Primo episodio: Se non si spara si fanno più soldi
Secondo episodio: La guerra dei rolex
Terzo episodio: Tutte le strade portano a Napoli