7 modi per evitare la scissione interna nel Pd

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La scissione nel Partito Democratico può essere evitata. Ci sono tecniche per rimettere assieme coppie sgarrupate, vuoi vedere che questi qui – che manco sanno dove andare da soli – non riusciamo a farli rimettere insieme? Io dico la mia.

1. Mettere le mamme in mezzo per apparare. Non nel senso che uno dice “mammeta” all’altro. Si chiamano le mamme dei litiganti che intervengono nella discussione e senza mortificare i propri figli dicono: «Dai a mamma’ se io e papà ci appiccicavamo così come voi, tu non nascevi nemmeno!». Risultato quasi garantito.

2. Colazione a letto con scatola di cuore piena di brillantini. Se D’Alema manda la colazione a Renzi magari ordinandola dalla cornetteria che fa quei bei cornetti con la marmellata a ciliegia (non si trovano quasi mai ciliegia, ma perché? Sempre albicocca, albicocca, albicocca) un caffè Passalacqua o un bel Moreno carico carico con lo zucchero di canna a parte e poi per finire nu tubb ‘e Baci Perugina in tre versioni: black, white e tradizionale, che gli vuoi dire più?

3. Serenata notturna sotto casa. Caro onorevole Speranza ti dico che la canzone deve essere positiva. Non Nando D’Andrea e Nancy Coppola che cantano: «Ma sì te ncontro mmiez ‘a via insieme a chell’ata…».

Dunque onorevole Speranza pensaci bene. Devi essere più accondiscendente. Fai Eduardo De Crescenzo. «Lo trovo, lo trovo, vedrai se ci provo…dev’esserci un modo per giungere a te…».

 

4. Una grande composizione di rose blu + cane argento di 115 cm. Se Matteo Renzi lo regala a Michele Emiliano quello essendo un uomo del Sud lo apprezza.  Perché nel caso può riciclarlo al matrimonio del cugino a giugno.

5. Iscriversi insieme al corso di ballo sensuale di Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi. Secondo voi se Delrio,  Cuperlo, Lotti e Nicodemo si mettono a fare un ricco latino americano fino allo sfinimento dopo si guardano negli occhi e restano sempre con gli stessi sentimenti? Io dico di no…

6. ‘O magnà: scofanarsi malamente davanti a un piatto di scialatielli allo scoglio. Sentite a me. Andate a Procida, andateci ora che in estate è un casino ci sta un sacco di gente. Ordinate un ricco scialatiello allo scoglio, talmente inzeppato di frutti di mare che dovete mettervi il bavettone. Ordinate 2 bottiglie di Biancolella. Due a persona. E poi discutete.

7. La partita a biliardino (se lo chiamate Calcio Balilla mi fate schifo). Ambress ambress. Mettete i renziani da una parte e la scissione dall’altra. D’Alema a porta, Orfini non gioca perché non è buono, sa usare solo PES 2014. Tre partite, chi vince si piglia tutto.

MOSSA SEGRETA. Mettere in mezzo ‘o nonno. Chiamate: Giorgio Napolitano. Gli dite: Tu hai iniziato sto casino E TU LO RISOLVI.

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La Sherpa tv di Velardi sbaracca in silenzio

Un anno di vita, tanta curiosità iniziale e ora Sherpa Tv creatura post-Riformista di Claudio Velardi, ora assessore Turismo della Regione Campania, chiude i battenti. Il brutto è che i velardiani chiedono allo Stato di  aprire i cordoni della borsa per assegnare la cassa integrazione ai 7 dipendenti e che a Palazzo Grazioli, lì dove c’è la redazione di Sherpa (e gli uffici romani di Silvio Berlusconi) approderà Massimo D’Alema con RedTv. Partito che vai, web tv che trovi.
Beh, non c’è male per uno che un giorno sì e l’altro pure tuona contro sindaci, assessori, politici a vario titolo, sbandierando la sua avversione contro “caste” e “spreconi”.

Update: sul suo blog Velardi tenta di dare una spiegazione. Resta l’inquietante problema per me-cittadino: un assessore che da quando è arrivato in Campania non  lesina lezioni morali e gestionali su Comune, Regione e quant’altro, non dovrebbe tapparsi la bocca per sempre se la sua azienda ha fatto flop?  Che farà, Velardi, continuerà ad attaccare Rosa Russo Iervolino?
Lui che è un uomo di straordinaria lucidità e conosce a menadito le tecniche comunicazione nonchè  il Berlusconi-pensiero, sa che un fallimento con tanto di richiesta d’aiuto a Mamma-Stato non s’addice ad un accanito sostenitore del libero mercato.

Update del 4/10: non ho più nulla da dire su questa vicenda (cit.). Però lascio gli uomini alle discussioni condividendo un interessante articolo su Europa.