Mi rendo conto che l’argomento non è dei più “accessibili”. Spero di spiegarmi almeno decentemente. Partiamo da un esempio: le ultime elezioni amministrative che hanno portato, a Palermo, alla vittoria il candidato della CdL – e sindaco uscente – Diego Cammarata.
Quest’ultimo è stato lodato a destra e manca sul web per aver voluto un bel blog, per essere approdato su twitter. Ignoro se abbia fatto o meno campagna elettorale su Second Life, spero di no (lo spero per il futuro dei siciliani).
Anzitutto, voglio sfatare un mito che circola tra i blogger, in molti casi bravi a “riprendere” le notizie, un poco meno a verificarle. Si dice tra i commenti di uno dei miei siti preferiti, mantellini.it, che il sito web di Cammarata sia stato il primo in Italia a pubblicare «in tempo reale i dati relativi allo spoglio del sindaco, del consiglio comunale e dei voti di preferenza».
Ora, Dio solo sa io quanto abbia scritto contro l’Amministrazione comunale di Napoli. Ma stavolta, mi si consenta un pizzico d’orgoglio campanilista: il sito web del Comune partenopeo questa cosa l’ha fatta nel 2006 con le elezioni Amministrative e Politiche e poi coi referendum. E pure l’anno prima con le Europee.
E poi, (non m’entra niente in tasca se lo dico…) è un sito web accessibile, premiato per questo, con podcast, feed in tutte le sezioni, aggiornatissimo, anche bello.
Altra questione. Vado sul sito web del Comune di Palermo. E fa letteralmente schifo, senza eufemismi. Dico io, Cammarata, sindaco uscente, ha pensato a twitter, second life, blog e web 2.0 soltanto quando doveva fare la campagna elettorale ? In questi anni di consiliatura non è stato mai posto il problema di uno spazio web cittadino indegno? E ancora: offrire il servizio di spoglio delle schede sul sito web del candidato sindaco (poi riconfermato) non è scorretto? Voglio dire, non sarebbe stato meglio (come ha fatto l’Amministrazione di Napoli) farlo sul sito internet della città, ovvero offrire un servizio ai cittadini nel luogo deputato a farlo?