De Lorenzo e don Lorenzo

Oggi, ore 12.30 – Napoli – Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, il Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino , ed il Presidente della Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) Francesco De Lorenzo, sono intervenuti alla presentazione del programma della II Giornata nazionale del malato oncologico.
Ovviamente, alla vista di De Lorenzo, me ne sono uscito dalla sala. Sono tornato alla fine per qualche domandina…ma il buon uomo era andato via.

«…il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordati Pipetta, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l’unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perchè il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio signore crocfisso…».
Don Lorenzo Milani – Lettera ad un comunista di Calenzano

Bassolino, Radio Radicale e il Governo.it

Al volo:

1. Radio Radicale vara degli stage. Manco a dirlo, non retribuiti.  Ma è lecito che una gloriosa azienda come Radio Radicale, che tra l’altro prende soldi per trasmettere le sedute parlamentari (quando basterebbe un podcast e un microfono) possa pure decidere di proporre stage e non pagarli?

2. Il sito del Governo Italiano ha scoperto gli rss.

3. Su Wikipedia Italia c’è maretta. Basta leggere la voce dedicata al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Qualcuno ritiene che nella voce wikipediana ‘o governatore sia stato santificato, soprattutto per quel che riguarda l’emergenza rifiuti e il deficit sanitario regionale.

Update : nella cronologia delle modifiche alla contestata voce su Bassolino, ho notato un ip (metto solo i numeretti iniziali…) 80.207.xxx.xxx che punta a server della Regione Campania. Strano, no?
Nuovo update: la voce Antonio Bassolino è stata azzerata; ora speriamo che qualcuno contribuisca ad arricchirla in maniera meno faziosa.
Ari nuovo update del 21 giugno: l’ip 80.64.xxx.x che ha modificato la voce bassoliniana è invece riconducibile alla Camera dei Deputati.

I blog, comunicazione politica e istituzionale

Mi rendo conto che l’argomento non è dei più “accessibili”. Spero di spiegarmi almeno decentemente. Partiamo da un esempio: le ultime elezioni amministrative che hanno portato, a Palermo, alla vittoria il candidato della CdL – e sindaco uscente – Diego Cammarata.
Quest’ultimo è stato lodato a destra e manca sul web per aver voluto un bel blog, per essere approdato su twitter. Ignoro se abbia fatto o meno campagna elettorale su Second Life, spero di no (lo spero per il futuro dei siciliani).
Anzitutto, voglio sfatare un mito che circola tra i blogger, in molti casi bravi a “riprendere” le notizie, un poco meno a verificarle. Si dice tra i commenti di uno dei miei siti preferiti, mantellini.it, che il sito web di Cammarata sia stato il primo in Italia a pubblicare «in tempo reale i dati relativi allo spoglio del sindaco, del consiglio comunale e dei voti di preferenza».
Ora, Dio solo sa io quanto abbia scritto contro l’Amministrazione comunale di Napoli. Ma stavolta, mi si consenta un pizzico d’orgoglio campanilista: il sito web del Comune partenopeo questa cosa l’ha fatta nel 2006 con le elezioni Amministrative e Politiche e poi coi referendum. E pure l’anno prima con le Europee.
E poi, (non m’entra niente in tasca se lo dico…) è un sito web accessibile, premiato per questo, con podcast, feed in tutte le sezioni, aggiornatissimo, anche bello.

Altra questione. Vado sul sito web del Comune di Palermo. E fa letteralmente schifo, senza eufemismi. Dico io, Cammarata, sindaco uscente, ha pensato a twitter, second life, blog e web 2.0 soltanto quando doveva fare la campagna elettorale ? In questi anni di consiliatura non è stato mai posto il problema di uno spazio web cittadino indegno? E ancora: offrire il servizio di spoglio delle schede sul sito web del candidato sindaco (poi riconfermato) non è scorretto? Voglio dire, non sarebbe stato meglio (come ha fatto l’Amministrazione di Napoli) farlo sul sito internet della città, ovvero offrire un servizio ai cittadini nel luogo deputato a farlo?

Down di governo

E’ solo un caso che il sito web dell’Unione sia “in manutenzione” ?
Quello di Forza Italia invece aveva già tutto pronto…

update: a proposito di siti web, potere e soldi pubblici sprecati, prendo spunto da post letti qui e qui per far notare che il portale supercostoso Italia.it non è manco conforme agli standard del W3c. Ovvero: non è totalmente compatibile.