Sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque!

«… sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l’angoscia dell’attesa, non è cominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti.

Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.

Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore, da grandi. Siamo un campo di grano maturo a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita.

È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui scenderemo un po’ ansimanti e tuttavia freschi. Non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti e meditare sulla nostra fortuna…»

da ” Se il sole muore” di Oriana Fallaci

Napoli, il centrosinistra e il gioco dei quattro Cantone

Esattamente un mese fa si votava  per le primarie del centrosinistra sindaco di Napoli, un mese dopo quelle votazioni drammatiche si sono trasformate in una farsa, nemmeno di buon livello. Nessuno sa, un mese  dopo, chi ha vinto: fu congelato tutto per sospetti brogli. Ma nessuno sa, un mese dopo, se qualcuno ha davvero imbrogliato. Il rischio è che se c'è un lestofante sia ancora tra quei 44mila e passa che hanno votato il possibile candidato a sindaco del centrosinistra. Insomma, è stato come giocare al tressette a perdere e la posta in palio era la città di Napoli. Siamo a marzo, il 15 maggio ci sono le elezioni e non c'è una faccia, una squadra, un programma. Ah, non c'è nemmeno la dignità: l'eventuale candidato sarà figlio di questo pasticcio delle primarie e con quale faccia si prensenterà in giro?

Tra i candidati del gioco "lose-lose" e cioè Nicola Oddati, Andrea Cozzolino, Umberto Ranieri e Libero Mancuso c'è sempre Raffaele Cantone anche se il giudice sta dicendo ogni giorno a tutto il mondo che non vuole, che non è cosa, che non si candiderà. Cambierà idea? A questo punto meglio un candidato perdente che uno con possibilità ma pregato fino allo stremo. Il crazy horse napoli ha davvero bisogno di qualcuno che abbia paura di salirci in sella?

 

Update: il buon Cantone proprio oggi pomeriggio ha spento ogni possibilità. «Sto bene dove sto» ha detto. Dunque il Pd deve raccogliere le ceneri del disastro  primarie e rimettersi alla ricerca disperata di un nuovo candidato. Con quali possibilità, non si sa.