Wikileaks, la chiave della questione

L’Occidente ha “fiscalizzato” le sue relazioni di potere attraverso una rete di contratti, prestiti, possesso di azioni e proprietà finanziarie. In questo contesto, è facile avere la libertà di parola perché un cambiamento politico raramente porta alcun cambiamento reale in questa rete di rapporti e prorietà. La libertà di parola occidentale, essendo qualcosa che raramente ha alcun effetto sul vero potere, è libero come gli uccelli e i tassi (cioè serve a poco, ndr). In stati come la Cina c’è invece una censura pervasiva perché la libertà di parola ha ancora un potere e dunque il potere la teme. Dobbiamo sempre guardare alla censura come a un segnale economico che rivela il potere potenziale della libertà di espressione in quel tipo di governo. Gli attacchi contro di noi da parte degli Stati Uniti ci fanno intravedere una grande speranza, ovvero che esista una parola così potente da poter rompere questo blocco d’interessi.

Julian Assange risponde sul Guardian, traduzione su l’Espresso