Gramellini spericolato

Mi era sfuggito, fantastico.


Villa spericolata

(Articolo da cantare, stonati compresi)
“Voglio una villa maleducata – con la piscina piena di gin – voglio una bionda super truccata – con cui giocare insieme a nascondin – voglio una villa che non è mai tardi – per far scoppiare in spiaggia due petardi – voglio una villa con le veline vestite da camerieri sardi. E poi ci troveremo io Alfano e Ghedin – a cercar foto sconce sotto i cuscin – ma forse non le troveremo mai – e allora amici cari saranno guai – mia moglie furibonda – la Cia che mi sfonda – e tutto il mondo a farsi sempre i fatti miei, eh. Voglio una villa spericolata – con Smaila al piano e Bondi al clarin – voglio una pillola esagerata – che mi faccia i muscoli di Obama e Putìn – voglio una villa che non è mai tardi – per travestirsi tutti da ghepardi – voglio lanciar reggiseni in un cespuglio di cardi. E poi ci sposteremo a palazzo Grazioli – per mangiar con le amiche pizza e fagioli – ma non la digeriranno mai – vorranno un diamante o una fiction in Rai.Ognuna col suo book – ognuna col procuratore – ognuna avrà un registratore per farsi i fatti miei, eh. Voglio una villa maleducata – dove sposare una disoccupata – voglio un Paese che se ne frega – e guarda i tiggì senza fare una piega – voglio un Paese che sia pieno di tordi – li voglio ciechi muti e pure un poco sordi – voglio un Paese che di me non si scordi”.
(Grazie Vasco, e scusa per lo scempio).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *