Nè con Schifani, nè con Travaglio

Lucido come sempre. Giuseppe D’Avanzo, su Repubblica parla del caso Travaglio-Schifani

Update del 14/5: Travaglio replica a D’Avanzo con altrettanta lucidità. E D’Avanzo con una lucidità che più lucida non si puo’ controreplica a Travaglio.
Ora basta, dai.

Update del 15/5:
Il pezzo del Corsera con grande citazione di Pietro Nenni: «A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura».
– Travaglio querela D’Avanzo.
– Domani conferenza stampa di Travaglio all’associazione Stampa Estera di Roma.
– Così D’Avanzo oggi su Dagospia:  «Nessuno ha mai messo in dubbio l’onorabilità di Travaglio. Nessuno ha voluto sollevare una noiosa e irrilevante polemica personale. Si è voluto soltanto ragionare senza ipocrisie su un metodo giornalistico che, con niente o poco, può distruggere la reputazione di chiunque. Era un memento a Travaglio e a noi stessi ad usare con prudenza, armati di niente o poco, la parola «verità» (evocata, purtroppo, anche oggi). E prima di mettere punto: ma davvero c’è qualcuno che, in buona fede, può pensare che Repubblica faccia sconti alla mafia e alle sue collusioni con i poteri?».

E la telenovela continua…

13 Comments

  1. Uno “scambio di opinioni” niente male….
    Certo, incuriosisce il “metodo” di Travaglio, che lui punta sempre a semplificare con la frase “solo fatti”.

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  2. E così accade che:…

    CASO TRAVAGLIO-D’AVANZO: PARTE LA QUERELA (ANSA) – ROMA, 15 MAG – Marco Travaglio querela Giuseppe D’Avanzo: lo annuncia lo stesso Travaglio, dopo che il vicedirettore di Repubblica lo aveva attaccato per il suo metodo di lavoro ritorcendo lo stesso tipo di argomentazioni, usate contro il presidente del Senato Renato Schifani, contro di lui. Lo scontro e’ montato dopo il caso di ‘Che Tempo che fa’, dove Travaglio aveva accusato Schifani di avere avuto frequentazioni mafiose. E D’Avanzo parla sul suo giornale di ‘metodo Travaglio’, provando ad applicarlo contro il collega. D’Avanzo – in un articolo di ieri (con affianco la lettera di Travaglio a Ezio Mauro) punta infatti il dito contro questo ‘metodo’: ”Una pratica giornalistica che, con ‘fatti’ ambigui e dubbi, manipola cinicamente il lettore/spettatore. Ne alimenta la collera. Ne distorce la giustificatissima rabbia per la malapolitica”. D’Avanzo riferisce che nell’agosto del 2002 – secondo alcune conclusioni degli investigatori di Palermo – Travaglio avrebbe villeggiato insieme a Giuseppe (Pippo) Ciuro, sottufficiale di polizia giudiziaria, condannato a 4 anni e 6 mesi per aver favorito Michele Aiello e aver rivelato segreti d’ufficio utili a favorire la latitanza di Bernardo Provenzano. D’Avanzo parla anche di ”un’ambigua conferma” che arriva dall’avvocato di Michele Aiello:’ ‘Il legale dice di aver saputo dal suo assistito che, su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l’albergo a Marco. Forse, dicono gli investigatori, un residence nei dintorni di Trabia” Oggi Travaglio interviene nuovamente e dice: ”Cio’ che non e’ consentito a nessuno e nemmeno a D’Avanzo e’ imbastire una ripugnante equazioni tra le frequentazioni palermitane del palermitano Schifani e una calunnia ai miei danni che – scopro ora – sarebbe stata diffusa via telefono da un misterioso avvocato”. La circostanza, spiega Travaglio (in particolare il pagamento di un albergo per le vacanze da parte di Michele Ajello, ndr) ”e’ totalmente falsa e chi l’ha detta e diffusa ne rispondera’ in tribunale”. (ANSA).

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  3. eheh, me l’aspettavo la querela.
    ps grazie per il link su casertace!

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  4. Stasera il rigido Caselli, ad Anno Zero, ha aggiunto il suo “capitolo” privato al “metodo Travaglio”.
    Paradossale vedere lui e Travaglio, carte alla mano, raccontare agli spettatori della “condanna” della Corte dei Conti per l’ex ministro. Si erano portati libro appena uscito (il giornalista)e carte (l’ex ministro) per fronteggiarsi.
    Assai nervoso Travaglio. Anche quando saluta con la mano l’ex ministro che gli dice: Ci vediamo in tribunale.
    Francamente insopportabile il duetto iniziale Santoro-Travaglio a luci soffuse.
    Da Blob il Santoro che dice: Non mi preoccupo…

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  5. Se quello che leggo è l’intero articolo dell’Ansa, bisogna riconoscere che non ha reso nemmeno da lontano le reali intenzioni di D’Avanzo, che ha specificato chiaramente di non voler mettere minimamente in discussione l’onestà di Marco Travaglio, ma di voler soltanto mettere in luce la scivolosità di un criterio che lo stesso Travaglio applica a tanti personaggi pubblici.

    Io credo che D’Avanzo sia attaccabile soltanto su una cosa: cioè, nello spiegare la mancata menzione di queste vicende della vita di Schifani all’indomani della sua elezione a Presidente del Senato in quanto già note e prive di sviluppi decisivi in direzione di una eventuale collusione con la mafia.

    A me pare che quello che lo stesso D’Avanzo (con buona pace di Travaglio) sottolinea, ossia la riluttanza di Schifani nel chiarire queste vicende, possa costituire già da sola un buon pezzo per un giornale come Repubblica.
    Perché destinare i “memento” solo a Travaglio, e non a Schifani?

    Questo non toglie nulla al fatto che secondo me D’Avanzo ha comunque completamente ragione.

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  6. “Qui finisce la storia di una vacanza di tanti anni fa, uno di quegli episodi che possono capitare a chiunque ceda alla tentazione di mischiare villeggiatura, amicizie di lavoro e qualche equivoco di troppo”

    Io fossi in Travaglio querelerei piuttosto Dino Martirano del Corriere per questa frase.

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  7. Pubblicità sottile, quella qui sopra….

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  8. Caro Angelo, l’ho notata solo ora ed ho provveduto a inserirla nello spam, grazie 🙂

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  9. caro Rafele, questo blog è un fans club di D’Avanzo 🙂

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  10. Ma mo’ s’incazzerà Raffaele, pensando che mi riferisca a lui……

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  11. Ricordo lo spot del segugio, Angelo 🙂

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  12. @ Raffaele
    e qual’è?

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  13. il commento cancellato da Ciro riguardava una specie di detective! 😉

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