Ecco la cosa divertente di ieri. Un giochino trovato sul web e prontamente riportato sul Il Napoli – E Polis di oggi con questo pezzo. Insomma, ironizzare su questi guai come l’emergenza rifiuti, ma anche come la camorra (qui il “celebre” gioco Magnaccio manager) non è meglio che bloccare strade e caricare manifestanti?
Il testo del pezzo pubblicato su Il Napoli
Vedi Napoli e poi gioca: e come potrebbe essere altrimenti, in una città dove tutto ha un lato ironico, folcloristico, macchiettistico, perfino la monnezza, perfino gli scandali della politica, perfino la camorra? E quale miglior mezzo per denunciare una attualità ancor più incredibile della fantasia, se non il videogioco, prodotto mainstream ma duttile al punto giusto per ribaltare la retorica dell’immagine, decostruire la logica dell’informazione. Ma forse a questa analisi più complessa non hanno pensato gli anonimi autori del “Magna monnezza”, il giochino che da qualche giorno, complice il tam tam della Rete, spopola tra gli smanettoni del Web.
Probabilmente chi ha messo online il gioco in animazione flash, ha pensato soltanto ad un modo nuovo – sicuramente più intelligente e pacifico – di ribellarsi all’emergenza spazzatura. E così il volto del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino prende il posto della classica sfera gialla del Pac Man, il celebre arcade da bar ideato in Giappone negli anni Ottanta.
“Con la monnezza di Napoli c’ho mangiato? Mai come in questo gioco” è la frase che nel giochino pronuncia Rosetta Iervolino, costretta a districarsi nel classico labirinto del videogame, stavolta costituito da montagne di spazzatutra, un po’ come accade a Napoli in questi mesi. Obiettivo: fagocitare le palline di rifiuti tra le strade. Ad inseguirla, i famelici bidoni d’alluminio dai quali fuoriesce l’immondizia, altra immagine in tutto e per tutto aderente alla realtà partenopea. Unica salvezza, il paradosso: mangiare ‘e zzoccole, i topi di fogna particolarmente prolifici tra i cumuli di pattume. Solo allora Iervolino-Pac Man è capace di annientare i suoi nemici. Il giochino non lascia nulla al caso e anche la stridula e caratteristica voce dell’ex ministro ora a capo della giunta partenopea è parte del divertimento. La vittoria al “Magna monnezza” è sancita da una frase ironica. “Finalmente Napoli è un po’ più pulita, ma si puo’ fare di meglio”.
Grande, Ciro!
Ti abbiamo linkato…..
http://www.casertace.it/home.asp?ultime_news_id=852
Oh grazie mille,
finora non ho risposto ma solo perché il delirio di questi giorni mi ha sopraffatto
Ovviamente, ti ha linkato anche il Minollo per ringraziarti della citazione della nostra iniziativa. L’ho fatto in un post profetico…
Ciro ma hai visto che c’è quello di Mastella pure…. lo spedisci da Roma a Ceppaloni con la martellata di un giudice…
Hai scritto maanger nel link 😀
Il male di Napoli: Camorra e non solo.
Io credo che la camorra, la droga e il pizzo, non è il solo malaffare che investe il Napoletano e l’Italia, c’è anche la truffa e altro. Per esempio, ho sentito dire, adesso non ricordo da chi, che ci sono finte finanziarie, magari utilizzando Ltd negli UK, che si nascondono dietro il nome “società di prestito partecipativo” per fare usura, oppure dietro il nome “società per acquisizione di aziende” per acquisire aziende sull’orlo del fallimento o della bancarotta, usando teste di legno (magari drogati, o extracomunitari) per poi farle sparire lentamente truffando banche, finanziarie, fornitori e il più grave, TRUFFANDO l’erario. E si fanno anche pagare da chi sta fallendo per questa loro prestazione.
Perciò, il malaffare è vasto, e spesso si traveste dietro il manto di professionisti o di imprenditori, cosiddetti finanziari, ma in realtà si fa ben altro, anche forse riciclaggio.
Sarebbe il caso che la magistratura indaghi su tutti questi gruppi, che si definiscono “finanziari” e ci veda chiaro.
Perciò, c’è molto male, in questa nostra società e andrebbe estirpato, ci vorrebbero 10/100/1000 Saviano e pentiti. O meglio persone che hanno deciso di pulirsi la coscienza e parlare. Come per esempio avvocati e commercialisti, o consulenti, che si prestano a questo sporco e infame gioco.
Se non si estirpa questo male, non cambierà mai nulla, non è solo la camorra il male, il male è anche travestito con giacca e cravatta, e che molto spesso si collega ai clan.
Gennaro Ruggiero – Aig Freelance